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Ritiro referti, consegne a domicilio e cura dei malati cronici: accordo regionale sul futuro delle farmacie

L'Emilia-Romagna punta con decisione sulla "Farmacia dei servizi", al via un Protocollo d'intesa tra Regione e Associazioni di categoria dei farmacisti convenzionati. Più prestazioni per il cittadino, progetti mirati per i pazienti con patologie croniche, nuove modalità di erogazione dei farmaci

Più prestazioni dirette per il cittadino, progetti mirati per i pazienti con patologie cronichenuove modalità di erogazione dei farmaci, anche attraverso l’identificazione di farmacie di fiducia e la consegna a domicilio ai pazienti più fragili, nuovi servizi per un’assistenza di prossimità, quindi vicina alle persone e capace di rispondere alle loro esigenze. Soprattutto nelle aree lontane dai centri abitati, come quelle rurali e montane, e nei comuni più svantaggiati in termini di offerta di servizi sanitari. 

La Regione Emilia-Romagna, tra le prime a muoversi in questa direzione, punta con decisione sul modello, estremamente innovativo, della “Farmacia dei servizi”, e lo fa sottoscrivendo con le Associazioni di categoria dei farmacisti convenzionati il “Protocollo d’intesa in tema di distribuzione dei farmaci, assistenza integrativa e di farmacia dei servizi per gli anni 2019 e 2020”. A presentarlo alla stampa, oggi a Bologna in viale Aldo Moro, il presidente Stefano Bonaccini, l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, la direttrice generale Cura della Persona, salute e welfare, Kyriakoula Petropulacos, assieme ai rappresentanti delle Associazioni firmatarie: Federfarma Emilia-Romagna, Assofarm Emilia-Romagna e altre Associazioni quali FarmacieUnite sezione Emilia-Romagna a Ascomfarma Comitato di coordinamento Emilia-Romagna. 

L’intesa arriva al termine di un confronto che ha portato, nel 2017, a un primo accordo sulla rimodulazione dei diversi canali distributivi dei farmaci - modalità convenzionata, distribuzione per conto e presa in carico - con l’obiettivo di ridurre, attraverso un’unica regia di livello regionale, le disomogeneità presenti sul territorio. Il nuovo Protocollo va oltre, e punta a sviluppare ulteriormente il ruolo delle Farmacie convenzionate, riconosciute come nodi rilevanti del Servizio sanitario regionale nell’erogazione di prestazioni e di servizi utili a migliorare il benessere dei cittadini.

Attività e obiettivi del Protocollo

Viene messo nero su bianco l’impegno a introdurre modalità erogative nuove - cosiddette “a pacchetto di terapia” - per i pazienti cronici inseriti in percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali o affetti da patologia complessa: la sperimentazione prevedel’identificazione da parte del paziente (che attualmente afferisce invece ai punti distributivi delle Aziende sanitarie) di una farmacia di fiducia, presso la quale dovrà avvenire l’erogazione di tutte le terapie e le attività di formazione/informazione relative al corretto utilizzo dei farmaci prescritti. Il progetto riguarda inizialmente i pazienti affetti da bronco pneumopatia cronico ostruttiva, a partire da coloro che attualmente accedono ai punti distributivi delle Aziende sanitarie, ma punta a coinvolgere in futuro altri 20mila assistiti in diversi ambiti clinici, individuati da specifici gruppi di lavoro.

Saranno poi sperimentati nuovi modelli assistenziali: i pazienti affetti da patologie croniche in trattamento farmacologico continuativo verranno inseriti in percorsi mirati a promuovere l’aderenza alla terapia, attraverso colloqui di supporto al malato - per individuare le eventuali criticità che portano il paziente ad essere inadempiente rispetto alla cura - e di ausilio all’attività dei medici di medicina generale e degli infermieri degli ambulatori della cronicità. 

Ulteriore obiettivo del progetto, il miglioramento della sicurezza delle cure, da perseguire attraverso molteplici strumenti: la stesura, da parte del farmacista, di una scheda di ricognizione farmacologica, contattando il medico curante in caso di criticità rilevate; il supporto ai pazienti per la corretta gestione dei farmaci a livello domiciliare; le segnalazioni di reazioni avverse ai farmaci; la validazione di piani terapeutici dei farmaci a prescrizione specialistica; infine, la consegna a domicilio della terapia da parte della farmacia ai pazienti fragili

L’intesa punta anche all’ulteriore rafforzamento dei servizi di prenotazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, prevedendo la possibilità di rendere disponibile il ritiro del referto in farmacia e di attivare il Fascicolo sanitario elettronico, con l’obiettivo di favorirne e ampliarne sempre più l’utilizzo a livello regionale. Inoltre, prevede la partecipazione delle Farmacie convenzionate alla distribuzione di alcuni tipi di prodotti di assistenza integrativa, attualmente svolta dalle Aziende sanitarie, in particolare presidi per stomie, con l’impegno a valutarne l’estensione sulla base dei risultati.

Altro contenuto dell’intesa che migliorerà i servizi per i cittadini, lo sviluppo dell’attività di “distribuzione per conto” dei farmaci, ovvero la consegna diretta ai pazienti dei medicinali che vengono acquistati dalle Aziende sanitarie: un’attività che viene allargata alla distribuzione di alcuni vaccini, come l’antimeningococcico, e accompagnata ad azioni di informazione/sensibilizzazione sul tema delle vaccinazioni. Parliamo di una modalità che consente ai pazienti il ritiro dei prodotti nella farmacia vicino a casa e che in Emilia-Romagna, grazie alla precedente intesa, nell’ultimo anno e mezzo ha già permesso di distribuire direttamente i farmaci a ulteriori 98mila pazienti.

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