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A Mirandola la prima ambulanza con barella elettrica di tutta la provincia

Donato dalle Fondazioni modenesi, il mezzo è stato allestito con una dotazione che consente di agevolare il lavoro degli operatori, rendendo automatiche le operazioni di carico e scarico del paziente in totale sicurezza

Una nuova ambulanza a servizio del Distretto di Mirandola, con un primato speciale: è la prima allestita con barella elettrica in tutta la provincia. Il mezzo è stato acquisito attingendo al Fondo di un milione e mezzo di euro messo a disposizione della sanità locale dalle Fondazioni di Modena, Carpi, Mirandola e Vignola, mentre la dotazione interna è stata curata dall’Azienda USL di Modena tramite il Servizio di Ingegneria Clinica, che ha individuato nella barella elettrica il nuovo standard da applicare, da ora in avanti, a tutte le nuove ambulanze che saranno inserite nel parco mezzi del 118.

Le funzionalità della barella elettrica consentono di agevolare il lavoro degli operatori del soccorso, soprattutto nelle operazioni di movimentazione del paziente: attraverso il meccanismo elettroidraulico, la barella può sollevare in modo semplice e automatico il carico, anche di grande portata - fino a 300 chili –, a fronte di un’importante maneggevolezza e facilità d’uso, in totale sicurezza per paziente e operatori. La barella elettrica inoltre è compatibile con l’installazione della camera di biocontenimento per il trasporto di pazienti con patologie infettive.

Ringrazio di cuore le quattro Fondazioni modenesi per averci dato la possibilità di rinnovare il nostro parco mezzi – sottolinea Stefano Toscani, direttore del Dipartimento interaziendale di Emergenza-Urgenza –, con questa nuova ambulanza che fa da apripista per la dotazione del pianale elettrico, di cui progressivamente saranno dotate tutte le nuove ambulanze. Il risultato, a vantaggio dei cittadini del Distretto mirandolese e degli stessi operatori del 118, è frutto del lavoro sinergico tra il Dipartimento di Emergenza-Urgenza e il Servizio di Ingegneria Clinica, che ha svolto una valutazione tecnica per individuare il presidio più adatto alle nostre necessità”.

“Passata la fase di emergenza, che ci ha visti impegnati nel sostegno alle strutture del territorio chiamate ad un eccezionale carico di interventi – commenta Giorgia Butturi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola – occorre oggi mettere a sistema il lavoro effettuato, con la nuova consapevolezza che questa pandemia ci lascia. Il Coronavirus ha profondamente cambiato le nostre abitudini e la percezione delle nostre priorità: il lavoro in sinergia, il senso di una comunità estesa oltre i confini territoriali e l’impegno diretto dei singoli deve trovare sempre più corrispondenza nella stretta collaborazione tra i tanti soggetti chiamati a spendersi per il bene comune, perché, oggi più che mai, abbiamo compreso che si vince solamente agendo insieme. La dotazione che oggi viene consegnata all’Ospedale di Mirandola è già concreta espressione di questa sinergia”.

“In questi mesi – dichiara il presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli – le Fondazioni hanno dato il loro contributo, a fianco delle Istituzioni e delle comunità di riferimento, allo sforzo collettivo richiesto dall’epidemia di Covid-19. Grazie al Fondo straordinario istituito dalle Fondazioni di Modena, Carpi, Mirandola e Vignola gli ospedali del territorio si sono dotati di nuove attrezzature per combattere il contagio. Strumenti che, una volta superata la fase dell’emergenza, contribuiranno comunque al rafforzamento e alla riqualificazione della rete ospedaliera modenese. Tutto questo è stato possibile grazie alla stretta collaborazione tra istituzioni sanitarie, personale sanitario e fondazioni. Non posso che esprimere viva soddisfazione per il risultato raggiunto”. 

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