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Sanità e innovazione digitale, Modena premiata col terzo posto

Ancora premi e riconoscimenti per l’ Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena che si posiziona sul podio per l’utilizzo della tecnologia nei referti clinici

Modena si conferma come eccellenza. L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena si è classificata terza, il 21 maggio scorso, al Premio Innovazione Digitale in Sanità.  Organizzato dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano. l’Azienda modenese è stata premiata nella categoria Analisi dei dati e supporto alle decisioni cliniche.

Il progetto modenese di Analisi Semantica Referti Ambulatoriali per la Codifica delle Prestazioni (ASRACoP) prevede la creazione di un software per analizzare i referti ambulatoriali e supportare il medico nella codifica delle prestazioni prescritte. Alla cerimonia di premiazione erano presenti gli autori del progetto: l’Ing. Mario Lugli, Direttore del Servizio di Tecnologie dell’Informazione, l’Ing. Alessandro Melzani, del Servizio Tecnologie dell’Informazioni, l’Ing. Alessandro Sala, del Servizio Amministrativo Ospedaliero, diretto dalla dottoressa Nicoletta Posa, e la dottoressa Sara Valerini, Otorinolaringoiatra dell’AOU di Modena, diretta dal prof. Livio Presutti, specialità nella quale il software è stato testato.  Sono stati presentati 60 progetti e quello di AOU di Modena è entrato tra i 10 finalisti, risultando terzo classificato della sua categoria.

Nella praticaspiega l’Ing. Mario Lugli al termine della visita specialistica, il medico scrive il referto a computer e può inserire, se svolte, le prestazioni aggiuntive rese necessarie rispetto a quelle previste nella prescrizione per poter formulare una diagnosi completa. Quando viene dato il comando di salvataggio e stampa del referto, il sistema lo analizza e grazie all’analisi semantica del testo è in grado di proporre al medico eventuali prestazioni aggiuntive nel caso non siano già state inserite dal medico stesso. Il medico, ovviamente, può approvare oppure respingere la proposta.

L’esito del progetto è stato un effettivo miglioramento della qualità della codifica delle prestazioni, quantificato in circa un 25% di suggerimenti integrativi proposti e validati dai refertatori nei primi mesi di utilizzo. La fase “Pilota” del progetto ha analizzato 1.820 referti prodotti in un mese dalla Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria. Il sistema ha segnalato prestazioni aggiuntive, rispetto a quelle prescritte, in 522 dei 1.820 referti, mentre nessuna prestazione aggiuntiva nei rimanenti 1.298. Tutti i referti sono stati successivamente analizzati da un medico specialista, che ha valutato il 77% delle prestazioni segnalate dal software corrette e ha confermato l’assenza di prestazioni aggiuntive nei 1.298 referti restanti.

Nel corso del 2019 l’Azienda prevede di estendere il progetto alle Unità Operative di Dermatologia, Urologia, Ginecologia e Chirurgia Plastica. In futuro, si prevede di adottare gli strumenti di analisi semantica anche in altri ambiti clinici, al fine di valutare l’appropriatezza prescrittiva specialistica e farmacologica.

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