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Influenza, casi in calo anche nel modenese. L'epidemia si allontana

Curva epidemica in fase discendente, ma l’attenzione deve restare alta. Le classiche misure di prevenzione sono fondamentali per contribuire a tenere lontane le malattie infettive

La curva epidemica dell’influenza continua la sua fase discendente. La fotografia della situazione attuale è fornita dai dati del Sistema nazionale di sorveglianza InfluNet, aggiornato al 14 marzo: nella decima settimana del 2019, il numero di casi di sindrome influenzale è ancora in calo e l’incidenza si colloca nell’area di bassa intensità e si avvicina alla soglia basale con un livello pari a 4,8 casi per mille assistiti. Il numero di casi stimati in Italia in questa settimana è pari a circa 288.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 7.231.000 casi. Provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Calabria le Regioni maggiormente colpite. Il picco epidemico stagionale era stato raggiunto nella quinta settimana – vale a dire tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio - con un livello paragonabile a quello della scorsa stagione influenzale.

A livello provinciale, nei giorni scorsi sono stati segnalati al Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda USL di Modena altri casi gravi. Il bilancio a oggi è di 13 casi gravi cui si aggiungono 4 decessi (totale 17). Lo scorso anno nel modenese a conclusione dell'epidemia sono state stimate 82mila persone ammalate di influenza con 19 casi gravi e 5 decessi. 

"In caso di sintomi riconducibili all’influenza – ribadisce Giovanni Casaletti, Direttore del Servizio di Igiene pubblica dell’Azienda USL di Modena – è fondamentale limitare i contatti con altre persone, soprattutto se fragili come bambini e ragazzi, anziani, donne in gravidanza e persone immunodepresse. Comportamenti scorretti come volersi recare al lavoro a tutti i costi o continuare nelle proprie attività quotidiane ignorando i sintomi, oltre a contribuire alla diffusione dell’influenza, espongono anche chi è ammalato al rischio di contrarre altre infezioni batteriche, peggiorando una situazione dalla quale ci si riprende, generalmente, con il riposo – precisa –. Per la cura dei sintomi è sempre indicato rivolgersi al medico curante o alla guardia medica, recandosi al Pronto soccorso solo quando strettamente necessario”.

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