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Coronavirus. Riprendono le Messe nelle chiese, ma senza sovraffollamenti e con qualche regola

Le Diocesi della regione hanno concordato alcuni accorgimenti per un ritorno alla normalità in vista della Domenica. Catechismo fermo insieme alle scuole

Dopo i chiarimenti forniti dalla Regione sull'ordinanza anticontagio, anche l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola e la Diocesi di Carpi - insieme a tutte le altre Chiese locali della Regione - hanno approvato nuove regole per le celebrazioni religiose, in vista del fine settimaa che coinciderà con la prima Domenica di Quaresima.

La norma principe recita: "Considerando la diffusione del virus in alcune zone della Regione, ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando concentrazione di persone in spazi ristretti e per lungo tempo, sia in riferimento alle attività parrocchiali che diocesane. Le chiese rimangono aperte al culto e alla preghiera individuale".

Data la circostanza, dunque, è sospeso il precetto festivo, come prevede il diritto canonico. Tuttavia, è consentita la celebrazione delle SS. Messe prefestive e festive, evitando processioni e assembramenti di persone al temine della celebrazione, purchè non si creino affollamenti eccessivi. Sono consentite le celebrazioni liturgiche feriali che non comportano un afflusso significativo di fedeli. Nelle chiese dovrà essere tolta l’acqua benedetta dalle acquasantiere, e la S. Comunione dovrà essere distribuita solo sulla mano. Sospeso anche il segno della pace.

Il Rito delle Ceneri - che non è stato celebrato mercoledì scorso salvo rare eccezioni in alcune parrocchie - può essere celebrato nelle Messe prefestive e festive della prima domenica di Quaresima, inserendolo al posto del consueto atto penitenziale, subito dopo il saluto iniziale. Se il numero dei fedeli lo richiedesse, il sacerdote che presiede può farsi aiutare anche da altri, diaconi o laici, ad imporre le Ceneri.

Per i funerali è consentita la celebrazione eucaristica esequiale con i soli familiari e i parenti stretti. Sono sospese le visite alle famiglie per le benedizioni pasquali, mentre sono consentite le consuete visite ai malati e l’Unzione degli infermi.

Gli incontri di catechismo e del dopo-scuola per i bambini e i ragazzi riprenderanno invece quando sarà disposta anche la riapertura delle attività scolastiche. Si consente lo svolgimento delle attività ordinarie di oratorio. Sono sospese le attività che prevedono la presenza di un folto pubblico, per esempio spettacoli teatrali, cinematografici, tornei e simili. Sono sospese feste e sagre parrocchiali.

I Centri d’ascolto e i servizi della Caritas diocesane e parrocchiali potranno rimanere aperti e svolgeranno la propria attività in accordo con le rispettive Chiese locali e secondo le indicazioni delle competenti autorità territoriali, mettendo in atto le opportune precauzioni igieniche.

"Come diocesi, siamo vicini con la preghiera alle vittime e ai loro cari alle persone colpite dalla malattia, ai loro familiari e amici e a coloro che li stanno assistendo e curando. Ringraziamo ed ammiriamo la disponibilità e il coraggio di medici, operatori sanitari, forze di sicurezza e di vigilanza, volontari, ministri delle comunità, istituzioni locali, regionali e statali, operatori della comunicazione - ha commentato MOns. Erio Castellucci - Questo tempo di difficoltà e di rinuncia ci aiuti a comprendere i tanti doni che accompagnano ordinariamente la nostra vita di fede e a viverli con maggiore desiderio, riscoprendo in particolare la preghiera, il silenzio e la carità verso più deboli".

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