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Martedì, 23 Aprile 2024
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Trent'anni fa ci lasciava il Drake, l'omaggio a Enzo Ferrari

L’assessora Vandelli ha deposto una cesta di fiori sulla tomba del Drake. Il ricordo del sindaco Muzzarelli e del Rettore Andrisano

Un omaggio di Modena alla memoria di Enzo Ferrari in occasione dei 30 anni della sua scomparsa avvenuta il 14 agosto del 1988. E’ il significato della breve cerimonia che si è svolta oggi, martedì 14 agosto, al cimitero cittadino di San Cataldo dove l’assessora Anna Maria Vandelli, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, ha deposto sulla tomba del Drake un cesto di fiori gialli e blu con la scritta “Città di Modena”.

Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli nei giorni scorsi aveva inviato un telegramma alla famiglia ricordando anche la speciale ricorrenza dei 120 anni dalla nascita e sottolineando come il mito della Ferrari sia “sempre più scintillante”.

“Le creature del Drake – ha scritto Muzzarelli - continuano ad emozionarci ogni volta che le vediamo, su strada o nei circuiti di tutto il mondo: sono un simbolo del territorio modenese, un marchio di intelligenza, passione e innovazione. Chiunque nel mondo veda passare un Cavallino Rampante pensa a Modena e Maranello”.  E’ anche per questo, quindi che “la Città di Modena e tutti i cittadini – ha concluso il sindaco - lo ricordano con infinita ammirazione e gratitudine, come uomo, imprenditore e sportivo”.

In occasione dell'anniversario anche il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia si è unito alle numerose testimonianze di stima di questa figura che ha segnato profondamente il secolo scorso e contribuito ad innalzare il prestigio internazionale del nostro Paese. Ecco il suo ricordo:

“Trenta anni fa scompariva Enzo Ferrari, una figura che è stata centrale per il riscatto italiano, dopo la guerra, e fondamentale per lo sviluppo del territorio modenese. Con la sua intensa attività di imprenditore ha saputo regalarci prestigio internazionale e forti emozioni sportive e, inoltre, ha saputo creare benessere economico. Ma, l’Università di Modena e Reggio Emilia gli è profondamente grata anche per altre ragioni: per aver accettato di ricevere dall’Ateneo della sua città la laurea ad honorem in Fisica nel 1988, pochi mesi prima della morte, e ancor più per essersi speso personalmente per far nascere a Modena la Facoltà di Ingegneria. Come è stato per tante delle sue idee, anche in questo caso il suo sogno ha superato la realtà. Credo che oggi, guardando ai risultati raggiunti dal Dipartimento di Ingegneria che porta il suo nome, Enzo Ferrari ne resterebbe ammirato e ci incoraggerebbe a continuare ad osare. Questo faremo per ricordarlo e alimentare il mito di questo uomo straordinario”.

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