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Solidarietà, da Modena il progetto che affida una mucca alle famiglie etiopi

Un progetto internazionale cui ha aderito anche Confcooperative e che prevede proprio l'assegnazioni di bovini ai nuclei famigliari africani, che possono trarne grande valore e sostentamento

Confcooperative Modena ha aderito a “Una mucca per l’Etiopia”, un’iniziativa di solidarietà internazionale ideata da Moxa Modena per gli altri onlus e dalla società cooperativa sociale sportiva dilettantistica Scuola di Pallavolo Anderlini. Il progetto prevede l’assegnazione di mucche in comodato d’uso a famiglie di due villaggi dell’Etiopia. «Abbiamo acquistato la mucca a Natale con un bonifico di 300 euro. Con questo gesto – spiega il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini – possiamo offrire a una famiglia etiope un sostentamento duraturo e un principio di dignità». 

Nelle zone rurali dell’Etiopia il contadino “medio” lavora il suo lotto di terreno, come agricoltura di sussistenza, partendo dalle ordinarie difficoltà naturali: scarsità di acqua – quasi sempre solo piovana -, assenza di macchinari, vecchie tecniche di coltivazione. In questo contesto, che per molto tempo a venire non è destinato a subire rapidi mutamenti, la presenza di una mucca è un bene di grande valore. Essa fornisce latte, è adatta al lavoro nei campi, produce letame e può partorire vitellini: una mucca può fare la differenza per una famiglia contadina. 

«A tutto ciò va aggiunto che la formula del comodato d’uso, anziché della donazione, conferisce dignità al beneficiario, che non si pone nella posizione di mendicare – sottolinea Rodolfo Giovenzana, presidente onorario della Scuola di Pallavolo Anderlini – Scegliamo i beneficiari privilegiando vedove, donne con orfani o bambini disabili, famiglie numerose o che vivono in zone isolate, a patto ovviamente che siano prive di mucche. Il comodato viene sancito, dopo due colloqui preliminari, da un vero e proprio contratto tra la nostra cooperativa e il beneficiario finale: c’è quindi un autentico rapporto di collaborazione tra i due soggetti». 

In pratica il beneficiario ha in totale gestione l’animale, ma non ne è ufficialmente proprietario. Ciò significa che, in presenza di gravi motivi, la mucca può essere tolta. Per facilitare il lavoro di assegnazione e supervisione delle famiglie, verrà introdotta la numerazione progressiva degli animali con il nome del donatore, così da poter mostrare a distanza di tempo che l’offerta è realmente giunta a destinazione.

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