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Mirandola, consegnato il cantiere per la rimessa in sicurezza della Chiesa del Gesù resa inagibile dal sisma

Inizieranno a breve i lavori di rimessa in sicurezza della Chiesa del Gesù di Mirandola, inagibile dal terremoto del 2012. Ieri la consegna del cantiere simbolo di rinascita

L’impalcatura che ricopre la facciata della Chiesa del Gesù di Mirandola, visuale abituale per tanti cittadini da tempo, tra qualche giorno non denoterà più solamente le tragiche condizioni di un edificio, dopo le ferite inferte dal terremoto del 2012; ma anche una ripresa dell’attività di recupero.

È infatti in procinto di partire l’intervento per la seconda provvisionale sulla struttura, passaggio obbligato per completare i rilievi necessari alla redazione del progetto di restauro. Il cantiere è stato ufficialmente consegnato ieri mattina da parte dell’Amministrazione Comunale alla ditta aggiudicataria Messori SRL di Correggio (RE), che è pronta a dare seguito a breve ai lavori. Presenti per l’occasione in via Montanari davanti alla chiesa il Geometra Luca Messori, rappresentante dell'appaltatore; l’Ingegner Massimo Renzani dello Studio Paci, l’Ingegner Architetto Federico Paci progettista dei lavori, il RUP del Comune di Mirandola, Ingegner Laura Fantini, unitamente ai suoi assistenti, l’Architetto Riccardo Spadi e l’Ingegner Laura Barbieri.
    
In seguito agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, unitamente alle successive numerose scosse di assestamento, la Chiesa, per i danni subiti, risultava completamente inagibile. Di conseguenza, causa le condizioni di precarietà si rese necessario per la sicurezza un primo intervento, oltre alla rimozione delle macerie all’esterno e delle parti sospese pericolanti. “Il progetto che è stato predisposto per questa ulteriore messa in sicurezza della struttura – spiega l’Assessore alla Qualità urbana e Ricostruzione nonché vice Sindaco Letizia Budri - intende assicurare le strutture e gli elementi architettonici della Chiesa, attuando il ripristino della funzionalità delle strutture esistenti e introducendo nuovi presidi, sia internamente che esternamente. La prima operazione che verrà eseguita sarà il ripristino di ponteggi e puntellamenti sia interni che esterni e il rinforzo dei presidi di sicurezza delle aperture. Poi si interverrà per assicurare la copertura, dato il crollo di una porzione di questa a causa del cinematismo di rotazione del timpano. Al fine di mettere in sicurezza le zone interne della Chiesa si eseguirà lo smontaggio dell’attuale manto di copertura e la sua sostituzione con uno provvisorio in lamiera grecata, che rimarrà installato per il periodo necessario ai lavori” .
 
“Una volta messa in sicurezza la copertura – prosegue Budri - sarà quindi possibile procedere alla fase successiva, consistente nella rimozione, catalogazione e stiva e rimozione delle macerie interne. Completata la rimozione delle macerie a terra – conclude l’Assessore - si provvederà al completamento del solaio provvisorio su tutta l’area del pavimento della chiesa, comprensiva delle cappelle laterali e si attueranno le operazioni per la messa in sicurezza delle parti instabili.”

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