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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Vaccini, la copertura in Emilia-Romagna cresce e supera la soglia del 95%

A fine 2018, percentuali in crescita in tutti i territori. Bonaccini e Venturi: "Orgogliosi di un risultato straordinario. In due anni di applicazione della nostra legge regionale, la prima in Italia, recuperato un calo preoccupante"

Emilia-Romagna ben oltre il 95%, la soglia di copertura vaccinale che garantisce la cosiddetta “immunità di gregge”, a tutela della salute pubblica e dei piccoli più esposti, per i bimbi ai due anni d’età, nati nel 2016.  Al 31 dicembre 2018 - cioè alla seconda rilevazione trasmessa al ministero, dopo quella di giugno - l’Emilia-Romagna conferma di aver superato il muro del 95% per tutte le vaccinazioni rese obbligatorie dalla legge regionale (difteritetetanopoliomielite, che si assestano ciascuna al 95,7%, ed epatite B al 95,5%) per la frequenza al nido. Norma entrata in vigore nel novembre 2016, dopo che la Regione, prima nel Paese, aveva approvato la legge sull’obbligo vaccinale per l’iscrizione a nidi e materne, aprendo la strada al successivo obbligo nazionale. Obiettivo raggiunto anche per emofilo B e pertosse, poi aggiunte dalla normativa nazionale, mentre per morbillo-parotite-rosolia (Mpr) si assiste ad unasignificativa accelerazione nell’ultimo triennio, con la copertura passata dall’87,2% del 2016 al 93,5% del 2018. Guardando poi i dati dei bambini di 36 mesi,quindi nati nel 2015, la percentuale di copertura per la Mpr raggiunge addirittura il 95,8%.

Complessivamente, le percentuali crescono in tutte le provinceRomagna compresa, dove le coperture al 24^ mese sono costantemente salite nell’ultimo triennio, avvicinandosi anch’esse alla soglia del 95% (con Ravenna che già la supera). Particolarmente virtuosa la situazione a Parma, dove per le quattro obbligatorie per legge regionale la copertura si attesta intorno al 97% a 24 mesi e raggiunge il 99% a 36 mesi. E, in Emilia-Romagna, tutte le vaccinazioni previste dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale per l’età pediatrica sono assicurate senza tempi di attesa: l’Ausl, infatti, invia a casa la lettera con la data dell’appuntamento, compatibile con le scadenze corrette del calendario vaccinale.

Vaccini in Emilia-Romagna 2016-2018: un trend in crescita

dicembre 2018, le coperture dei bambini nati nel 2016 per poliomielitedifterite e tetano hanno raggiunto il 95,7% (mentre nel 2016 erano ferme rispettivamente al 93,3%, 93,1% e 93,5%). L’epatite B è passata dal 92,7% del 2016 al 95,5%. Percentuali destinate ad aumentare ancora di più se si considerano, sempre nell’anno appena concluso, le coperture a 36 mesi, e dunque dei nati nel 2015: 97,2% per la poliomielite (era al 94,4% nel 2016), 97,1% per la difterite (rispetto al 94,2% a fine 2016), 97,3% per il tetano (dal 94,8% del 2016). L’epatite B è passata dal 93,8% del 2016 a quota 96,8%.

In aumento anche le percentuali raggiunte dalle altre vaccinazioni rese obbligatorie dalla successiva legge nazionale (senza considerare la varicella, obbligatoria solo per i nati nel 2017): sempre a dicembre 2018, per i bimbi di due anni le coperture per l’emofilo B hanno raggiunto il 95,2% (erano al 92,2% nel 2016); per morbillo-parotite-rosolia il 93,5% (era all’87,2%), per la pertosse il 95,7% (dal 93,1 del 2016).

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