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Carabinieri, in un anno assicurati alla giustizia gli autori di 889 furti e 93 rapine

Alcuni numeri sul'attività dell'Arma nei 12 mesi appena trascorsi, che hanno visto 480 arresti e 5.465 su tutta la provincia

La Festa per l'anniversario di fondazione dell’Arma - che questa mattina si è tenuta in forma molto ridotta a causa dell'emergenza sanitaria - ha da sempre costituito un momento per tracciare alcune considerazioni sulle attività espletate nell’anno dai Carabinieri nella provincia. Il Comandante Provinciale Col. Marco Pucciatti, esprimendo alcune considerazioni sull’attività istituzionale, ha sottolineato che l’Arma di Modena ha "assolto i propri compiti a fianco e a tutela dei cittadini in tutti i 47 comuni della provincia con immutato impegno, rinnovando il consueto spirito di sacrificio e il senso di responsabilità soprattutto nei primi mesi dell’emergenza sanitaria COVID-19 quando, sotto il coordinamento della Prefettura di Modena, i militari dell’Arma sono stati impegnati, al fianco delle altre forze di polizia e di tutti gli attori sociali preposti, nelle attività di controllo del rispetto delle prescrizioni per il mantenimento del lockdown". 

La situazione emergenziale, nel limitare la circolazione delle persone, ha limitato conseguentemente i reati di strada per i quali l’Arma interviene comunque in maniera diffusa in tutta la provincia, procedendo per oltre l’80% dei reati denunciati. 480 le persone arrestate nella flagranza di reato, durante o subito dopo la consumazione, e deferito altre 5.465 persone all’Autorità Giudiziaria a seguito di indagini. Assicurati alla giustizia gli autori di 889 furti e 93 rapine.

Le 11.059 pattuglie che sono state dispiegate sul territorio provinciale nel corso dell’anno hanno controllato 77.987 persone e 62.202 veicoli. So stati assicurati alla giustizia Particolare impegno è stato profuso nelle attività a tutela delle fasce deboli, intendendo come tali sia i giovani rispetto all’uso e alla diffusione delle droghe, sia gli anziani, con riguardo alle truffe che li vedono spesso come obiettivi da colpire, sia le violenze contro le vittime fragili (donne o uomini) commesse in contesti familiari o durante/al termine di relazioni sentimentali.

È proseguita l’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto nei pressi delle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile, con notevoli risultati operativi che si traducono in 98 persone arrestate in flagranza e 112 denunciate.

Pucciatti ha anche sottolienato com la prevenzione si sia concretizzata con decine di incontri con studenti adolescenti nelle scuole secondarie di secondo grado e in successive visite delle scolaresche ai reparti dell’Arma, in cui i carabinieri hanno evidenziato la pericolosità delle sostanze stupefacenti. 

Nell’attività di prevenzione e contrasto alle truffe in danno di anziani, l'Arma è stata in prima fila nella campagna promossa dalla Prefettura di Modena, in collaborazione con LAPAMConfartigianato che si è concretizzata in una seria di conferenze sul tema in tutti i maggiori punti di ritrovo e aggregazione di anziani, le bocciofile, i centri di ritrovo, le associazioni di volontariato fino ad arrivare nelle chiese dove, al termine delle funzioni religiose, i Marescialli sono entrati in contatto con i parroci e migliaia di fedeli raccontando i casi concreti di raggiri registrati sul territorio ad opera di bande organizzate.

La lotta alle violenze domestiche, dal 9 agosto 2019, con l’entrata in vigore della nuova normativa sulle violenze domestiche e di genere, nota anche come “Codice Rosso”, ha visto anche i reparti dell’Arma, in sinergia con le altre forze di polizia, impegnati nelle attività di intervento e tutela delle vittime, in uno strettissimo rapporto con l’Autorità Giudiziaria. Per questo, le due sale ascolto per le audizioni protette realizzate nel tempo presso il Comando Provinciale di Modena e presso la Compagnia di Carpi si sono rivelate di grande utilità e funzionalità, aumentando il livello di riservatezza e di protezione in cui maturano meglio le attività di tutela.

"Ma non potremmo concludere la nostra analisi senza un particolare ringraziamento a tutti i Carabinieri ed in particolare ai 37 militari che sono rimasti feriti e contusi in attività di servizio", ha sottolineato Pucciatti.

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