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Discariche abusive sotto i ponti della Tav, un anno dopo non cambia nulla

Denuncia da parte della consigliera Sabina Piccinini e di Italia Nostra: "Perchè il Comune non interviene con telecamere per individuare i responsabili? Perchè non vengono chiusi gli accessi?"

“Confido che le problematiche da lei segnalate vengano risolte in tempi brevi”. Si concludeva così la lettera inviata circa un anno fa dall’Assessore all’Ambiente della Regione, Paola Gazzolo da parte della consigliera di San Cesario Sabina Piccinini, a seguito della segnalazione inerente la presenza di discariche di rifiuti abbandonati sotto ai cavalcavia della linea ferroviaria ad alta velocità nel territorio di Castelfranco Emilia. 

"Purtroppo il richiamo della Regione è servito ben a poco, a distanza di circa un anno, nulla è cambiato sotto il cavalcavia della TAV di Via Mavora", sottolinea oggi Piccinini insieme ad  Alberto Schiavi della sezione locale di Italia Nostra: distese di rifiuti edili, che, per come sono stati scaricati, provengono di certo da furgoncini aziendali, decine e decine di paraurti di auto ammassati l'uno sopra l'altro.

"E' proprio così difficile risalire ai responsabili di una tale vergogna? La rimozione dei rifiuti è quantomai urgente, poi però non può finire lì. 
Perchè il Comune non ricorre a fotocellule o telecamere per individuare, senza ombra di dubbio, i delinquenti che finora hanno potuto operare indisturbati? Una volta accertati i responsabili degli abbandoni perchè non accollare loro i costi dello smaltimento, così come previsto dalla normativa vigente", attaccano gli ambientalisti. 

"Gli Amministratori di Castelfranco Emilia preferiscono prevenire gli abbandoni o far rimuovere continuamente i rifiuti da HERA a spese dei cittadini? Il Comune non può continuare a pagare di tasca propria la rimozione dei rifiuti, senza, al contempo, attivarsi per individuare precise responsabilità. E se la paura di esser scoperti non sarà sufficiente a prevenire comportamenti illeciti, una volta effettuata la bonifica, si impediscano gli accessi sotto ai cavalcavia della TAV, ad esempio, con una sbarra.  Il problema degli abbandoni di rifiuti è tutt'altro che irrisolvibile, di certo i “tempi brevi” auspicati, ormai un anno fa, dall’assessore Gazzolo, ce li possiamo scordare", chiosano Piccinini e Schiavi.                            

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