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Italpizza rifornisce le zone più colpite, pizze gratis per ospedali e volontari

Un aiuto concreto e responsabile per la popolazione, gli operatori impegnati nell’emergenza Coronavirus e i lavoratori. Donato un ecografo al Policlinico

Al fine di contribuire a supportare gli operatori impegnati a far fronte al contrasto della diffusione del Coronavirus e per poter fornire sollievo alla popolazione più in difficoltà, il Comitato per la Responsabilità sociale di Italpizza ha determinato un pacchetto di iniziative di solidarietà.

Come prima misura l'azinda modenese ha deciso di donare il proprio prodotto agli Enti Pubblici e alle Organizzazioni non governative coinvolte. Già nella giornata odierna un carico di pizze è stato consegnato alla Croce Rossa Italia e alla Caritas di Bergamo. Inn questi giorni è avvenuta la distribuzione a varie Associazioni di Volontariato di Assistenza Pubblica, come la consegna diretta a famiglie numerose in difficoltà economica. Da domani inizierà la consegna di pizze alla Caritas di Modena e partirà un carico per l’AUSL di Lodi.

A seguito della forte impennata di vendite, che si somma al trend già positivo che era in corso, Italpizza mettere a disposizione 20 posti di lavoro per lavoratori autonomi entrati in difficoltà a causa della chiusura delle loro attività e che non possono disporre di ammortizzatori sociali. Ai lavoratori delgli stabilimenti di Modena e di Mortara (PV), oltre a supporti per i genitori con bambini in età scolare, è stato riconosciuto ad ognuno un bonus di € 200 (lordi) per il lavoro svolto nell’ultima settimana di marzo e quello che si svolgerà nel mese di aprile.

Nei giorni scorsi Italpizza ha donato al Policlinico di Modena un Ecografo per la terapia intensiva.

La modalità per richiede la donazione del prodotto potrà essere avanzata tramite semplice domanda via e-mail a relazioniesterne@italpizza.it,

indicando:
• ragione sociale;
• natura e funzione sociale dell’ente;
• scopo dell’impiego della merce donata;
• quantitativo desiderato
(una tantum o previsione di consumi settimanali per future forniture);
• indirizzo di consegna della merce;
• nome e telefono del referente che riceverà la merce;
• impegno a non immettere nel mercato il prodotto donato e di renderlo disponibile a
operatori e volontari impegnati in questa fase di crisi.

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