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Esame di Maturità e fake news: la campagna sulle norme socio-sanitarie da tenere

Al via la campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato contro “fake news, bufale e leggende metropolitane” legate agli esami di Maturità. Ecco tutte le norme che lo studente dovrà seguire e le fake news “smascherate”

Non ci saranno come in passato le fughe di notizie legate alle tracce d'esame di Maturità. Ma, anche in occasione della Maturità 2020, il pericolo che tra gli studenti si diffondano fake news è comunque in agguato perché l'esame di Stato di quest'anno, che verrà ricordato come quello svolto 'ai tempi del coronavirus', si  presta benissimo a interpretazioni sbagliate.  Una maturità la cui veste definitiva è stata ufficializzata solo un mese fa per via delle incertezze legate allo scenario epidemiologico e alle relative misure da adottare.

L’esame per  i 6.179 studenti modenesi  prenderà il via alle 8.30 del 17 giugno. Una prova di Maturità con una formula del tutto inedita: niente scritti ma solo un colloquio orale, peraltro diverso dal passato. Con, in più, un Protocollo di sicurezza da osservare per svolgere la prova in presenza a scuola. Gli studenti modenesi saranno ascoltati da 150 commissioni d'esame, sparse nelle scuole di tutta la provincia. Nel dettaglio, sosterranno l'esame 1.227 ragazze e ragazzi degli istituti professionali, 2.298 dei tecnici e 2.654 dei licei.

La campagna contro le fake news

Il tema centrale della tradizionale campagna di sensibilizzazione che la Polizia Postale e delle Comunicazione porta avanti, in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, giunta al tredicesimo anno consecutivo, è proprio quello di informare gli studneti sulle norme che dovranno tenere durante l’Esame di Stato. L’obiettivo di “Maturità al sicuro” è sempre quello di contrastare alla vigilia dell'esame fake news, bufale e leggende metropolitane. Per evitare che i ragazzi non perdano tempo prezioso dietro a notizie fuorvianti. Ma, soprattutto, per tranquillizzarli. Visto che, travolti da un'enorme quantità di consigli per evitare il contagio da Covid-19, è come se tra gli studenti si sia diffuso una sorta di terrore da orale 'dal vivo'.

Dati del monitoraggio e informazioni per gli studenti

L'annuale monitoraggio realizzato da Skuola.net per la Polizia di Stato, su un campione di circa 5.000 studenti del quinto anno delle superiori, stavolta si è concentrato  sulle norme socio-sanitarie adottate dal ministero dell'Istruzione in base alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Dai risultati è emerso che circa 1 maturando su 4, ad esempio, pensa che sarà costretto ad avere la mascherina ben fissata sul volto per tutta la sua permanenza nell'edificio scolastico, anche durante il colloquio; quando, invece, le Linee Guida concedono allo studente, la possibilità di 'abbassarla' per svolgere il colloquio, visto che la disposizione delle postazioni impone il rigido rispetto di un distanziamento di almeno due metri tra i presenti in aula. E il 21% è rassegnato all'idea di doversi presentare a scuola da solo, senza nessuno; mentre il Protocollo non vieta a un accompagnatore (uno soltanto) di assistere all'esame.

Un tema controverso è quello sulle regole per l'accesso a scuola: agli studenti (e ai commissari) non verrà misurata la febbre ma gli basterà produrre una dichiarazione che attesti l'assenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Peccato che solo 1 su 3 ne sia al corrente; la maggioranza (46%) pensa che invece la misurazione della temperatura sarà obbligatoria; mentre il 19%, all'esatto opposto, è convinto che non ci sarà alcun controllo in tal senso. Lo stesso si può dire per la questione guanti: nessun obbligo, secondo il Protocollo basterà igienizzarsi frequentemente le mani (con i gel messi a disposizione dall'istituto), ma solo 1 su 2 è aggiornato su questa procedura. L'unico passaggio veramente chiaro è quello dei tempi di permanenza nelle strutture: quasi tutti (92%) sanno che potranno arrivare circa 15 minuti del proprio esame e che dovranno andare via immediatamente una volta finita la prova.

L’iniziativa “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net serve proprio per veicolare i messaggi corretti e sgomberare il campo da quelli errati. L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per i ragazzi e per questo è necessario che mantengano la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni e, specie in un momento storico come quello attuale, si corre il rischio che i più giovani perdano la concentrazione che merita uno degli appuntamenti più importante della loro vita da studenti.

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