rotate-mobile
Attualità

L'Avis di Modena compe 70 anni e festeggia con tante iniziative pubbliche

l via da aprile le iniziative per i 70 anni dell’associazione cittadina per il dono del sangue. Dai primi venticinque soci della fondazione ai settemila donatori di oggi, una lunga storia di solidarietà insieme alla città

Nata ufficialmente il 29 settembre 1950, con William Pini primo presidente, l’Avis cittadina contava al tempo 25 volontari, che riuscirono ad ottenere in un anno ben 235 donazioni. Erano allora donazioni “braccio a braccio”, che si potevano effettuare anche più volte la settimana, seguite da un pasto sostanzioso e non di rado da una buona bistecca. Negli anni le tecniche di prelievo, di conservazione e lavorazione del sangue si sono necessariamente evolute, con l’obiettivo di garantirne l’utilizzo ottimale, la sua completa sicurezza e la salute di riceventi e donatori, che oggi si sottopongono al prelievo al massimo 4 volte l’anno.

Lo sviluppo dell’associazione è stato dagli anni ‘50 costante e qualificato anche dal punto di vista sanitario grazie all’impulso dell’illustre ematologo prof. Edoardo Storti, presidente Avis dal 1956, che raccolse intorno all’associazione un gruppo di giovani allievi destinati a ruoli di rilievo nazionale e internazionale nel campo ematologico e trasfusionale.

Con l’inaugurazione nel 1975 del Centro Trasfusionale Ospedaliero del Policlinico, Avis manterrà le funzioni di raccolta di sangue e plasma e la struttura sanitaria pubblica si occuperà del suo utilizzo e lavorazione. Lo stretto legame tra l’associazione e il servizio del Policlinico è ancora oggi alla base del funzionamento del nostro sistema trasfusionale.

L’impegno dei volontari e dei medici ha permesso di rafforzare negli anni successivi il radicamento di Avis nel tessuto sociale cittadino, portando il messaggio del dono in tutti i settori pubblici e privati: nei quartieri, nelle aziende, nelle istituzioni, nello sport, nelle scuole di ogni ordine e grado, da cui ogni anno provengono circa 200 nuovi giovani donatori.

Lo stesso impegno ha portato i volontari Avis ad intervenire con mezzi e strutture in situazioni di emergenza a seguito di calamità, sia sul territorio nazionale sia fuori dall’ Italia. Significativo per Modena il legame con l’Accademia Militare, che dal 2015 ha inserito la sensibilizzazione al dono del sangue tra i progetti formativi degli allievi ufficiali. In questi anni da cadetti e ufficiali sono arrivate circa 800 donazioni.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Avis di Modena compe 70 anni e festeggia con tante iniziative pubbliche

ModenaToday è in caricamento