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Scontri in autostazione, parla il Guernica: "Sequestrati per 4 ore"

Il centro sociale presenta il proprio racconto del pomeriggio di ieri, sottolineando il ruolo attivo degli studenti che si sono assembrati fornendo sostegno agli attivisti accerchiati dalle forze dell'ordine

All'indomani della manifestazione sfociata in violenza che li ha visti protagonisti, i giovani del centro sociale Guernica presentano la loro versione dei fatti su quanto accaduto tra viale Molza e il piazzale antistante la biglietteria Seta: "Centinaia di giovani hanno manifestato nella giornata di ieri (3 Maggio) il proprio dissenso alle politiche razziste e securitarie del ministro Salvini. Cariche indiscriminate, lacrimogeni sulla folla, sequestri di persona, fermi e una forte e spontanea resistenza antifascista. All'insegna dell'odio e della violenza la celere a suon di insulti razzisti e sessisti e minacce ai "ragazzini" ha creato il teatro perfetto di una giornata che rompe con la routine delle manifestazioni-contro e ha creato uno scenario inedito nella nostra città".

Questa la ricostruzione che gli antagonisti forniscono dal loro punto di osservazione: "Appena arrivati al luogo di ritrovo del presidio siamo stati circondati e bloccati dalle forze dell'ordine. Cinque blindati, agenti della Digos, un battaglione di carabinieri e un reparto della polizia di stato, hanno prima iniziato a intimidire poi a sequestrare tutte le persone che iniziavano a riunirsi al Novi Sad per contestare Salvini, meno di trenta persone completamente accerchiate dai reparti di celere. Un dispositivo imponente schierato a garanzia di una città che si vorrebbe unicamente comoda passerella per le campagne elettorali dei soliti partiti, gli stessi reparti che in questi mesi son più volte intervenuti a sgomberare i picchetti davanti ad aziende dove non si rispetta il contratto nazionale: una questura che interviene per interessi precisi".

"Dopo innumerevoli episodi di violenza e intimidazione ai danni di giovani studenti e studentesse che volevano semplicemente raggiungere il presidio è partita la prima carica. La prima di otto distribuite in circa quattro ore di sequestro dei manifestanti da parte delle forze dell'ordine - prosegue il Guernica nella sua nota stampa - Circa centocinquanta/duecento giovani usciti a quell'ora dalle scuole, che volevano unirsi alla piazza, hanno deciso di fronte alle violenze e alla prepotenza poliziesca di non lasciar correre: di reagire a violenza e soprusi. Lanci d'oggetti, verdure, uova, bottiglie, qualche sasso da parte di chi guardava le violenze ripetute che stavano avvenendo, cordoni spontanei a difesa delle numerose cariche, una rabbia e una determinazione da parte di una giovanissima piazza antirazzista che hanno fatto di questa giornata un pomeriggio di riscatto".

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