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Indagine su autobus e treni locali: ritardi contenuti, ma il comfort è un miraggio

Gli utenti del trasporto pubblico emiliano-romaganolo hanno risposto ai questionari Udicon: le maggiori critiche sul sovraffollamento dei convogli e sul'accessibilità. Treni promossi, autobus rimandati

Oggi l'associazione dei consumatori U.Di.Con ha presentato i risultati di un'indagine, svolta a partire dal novembre 2019, sul monitoraggio delle tratte ferroviarie regionali, con 2.000 questionari distribuiti ai viaggiatori per sondare la percezione dell'efficienzae e della qualità del servizio. Lo stesso è stato fatto per altri 2.000 utenti dei bus, relativamente al sevizio urbano delle città capoluogo. I risultati, interessanti, forniscono una fotografia del servizio su cui vale la pena riflettere, in un periodo in cui il Tpl è al centro del dibattito come alternativa all'inquinamento della mobilità privata su gomma.

Treni e ritardi, ferrovie promosse

Fra le 17 diverse diverse linee ferroviarie locali prese in esame dall'indagine, figurano anche tre tratte che attraversano il territorio modenese: la Modena-Sassuolo, la Bologna-Casalecchio-Vignola e la Modena-Suzzara. La media complessiva dei ritardi sulle linee è per l'81,67% dei treni contenuta entro i 5 minuti. Via via a diminuire: 11,41% fra i 5 e i 15 minuti, 3,79% fra i 15 e i 30 minuti, il 2,12% entro un'ora e appena lo 0,91% oltre i 60 minuti.

Le tre linee modenesi hanno prestazioni leggermente migliori della media regionale, con percentuali di ritardo leggermente inferiori alle altre tratte. Fanno eccezione i gravi ritardi superiori all'ora sulla Modena-Sassuolo, che sono pari al 2%.

Secondo l'analisi svolta insieme alla ricerca, i ritardi maggiori sono dovuti a cause di forza maggiore, mentre negli altri casi si tratta di problemi di rete ferroviaria, nonchè dei congestionamenti di alcune fasce orarie. In particolare, le fasce 7.00-9.30, 12-14 e 17-19, nelle direttrici verso i capoluoghi, sono quelle che presentano il maggiore ritardo, che va dai 5 ai 15 minuti per la maggioranza delle corse e in alcuni casi oltre i 30 minuti.

La valutazione del servizio

I questionari distribuiti sui treni e nelle stazioni hanno indagato il gradimento sulla qualità del servizio. La nota dolente ha riguardato il comfort di viaggio, che è negativo per il 68% dei viaggiatori. A pesare su questo aspetto non è tanto il parco mezzi (relativamente recente), quanto piuttosto il sovraffolamento, che in alcune tratte costringe a viaggiare in piedi. Non è positiva neppure la considerazione dell'igiene a bordo dei treni, bocciata dal 58% degli utenti. Una lamentela verte anche sul fatto che i servizi igienici delle stazioni siano a pagamento e che invece alcune stazioni più periferiche ne siano completamente sprovviste.

Promossa invece l'accessibilità per i disabili (ok per il 70% degli intervistati). Soddisfazione anche per il 67% degli utenti circa i servizi di biglietteria (con operatore o automatica) e per gli sportelli informazioni: critiche invece all'assenza di biglietterie in alcune stazioni decentrate.

Il 42% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare il trasporto ferroviario per evitare il traffico stradale, il 45% per risparmiare dal punto di vista economico e il 13% ha sottolineato una scelta consapevole di sostenibilità ambientale, espressa soprattutto dagli under 34. Nel complesso le politiche di incentivo alla mobilità "green" attraverso il sistema ferroviario regionale sono valutate positivamente da quasi tutti gli utenti interpellati.

Un aspetto chiave è la valutazione sull'efficienza del servizio, che anche in questo caso viene promosso dai viaggiatori, anche se non dalla larga maggioranza: il 44% ha infatti una percezione negativa per vari motivi, riconducibili soprattutto all'affollamento delle carrozze (30%), al rapporto qualità/prezzo (26%), orari e frequenze inadeguate (21%), poche coincidenze e troppi cambi (18%) ed in minima parte a pericoli per la sicurezza personale (4%). Non a caso tra i suggerimenti forniti dagli intervistati per migliorare il servizio spicca la richiesta di un aumento del numero delle carrozze e della frequenza dei convogli.

Autobus urbani, il servizio non convince del tutto

Per quanto riguarda invece il trasporto degli autobus di linea urbani nei capoluoghi dell'Emilia-Romagna, la platea dei viaggiatori intevistato da U.di.con. si dive in maniera piuttosto netta: mediamente su tutte le città il giudizio positivo riguarda ol 51,49% dei casi, dato che scende sotto la sudfficienza se si consudera in particolare le categorie più "affezionate" ai bus, ovvero studenti, pendolari e over 65.

Anche in questo caso a pesare sul giudizio negativo è il sovraffollamento dei mezzi (25%), superato però dalle difficoltà di accesso per le persone diversamente abili o con difficoltà di deambulazionei (quasi 30%). Critiche anche sul numero esiguo di linee e sull'assenza di corse nelle ore notturne (un tema da tempo dibattuto), così come per la presenza di mezzi obsoleti e per un numero limitato di fermate intermedie.

Le conclusioni di U.di.con

Nelle sue riflessioni finali, l'associazione di cateogira sottolinea come il giudizio sia "nel complesso positivo, ma resistano ancora alcune criticità che rendono il TPL non pienamente concorrenziale rispetto al trasporto privato: risultano centrali i temi della puntualitò e dei rimborsi in caso di ritardo, delle garanzie e tutele a favore delle persone disabili e dell'informazione verso i passeggeri".

Qui è possinile scaricare il l'opuscolo completo dell'indagine.

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