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L'emergenza è la nuova normalità, ancora in vigore le misure antismog

Fino a lunedì 14 gennaio compreso. I veicoli diesel Euro 4 fermi anche sabato e domenica, divieto di riscaldamento a biomasse e diminuzione delle temperature negli ambienti

Prosegue ancora fino a lunedì 14 gennaio compreso l’applicazione delle misure emergenziali, previste dalla manovra antinquinamento della Regione Emilia Romagna, che estendono il divieto di circolazione anche ai veicoli diesel Euro 4 in tutta l’area inclusa all’interno delle tangenziali di Modena, dalle 8.30 alle 18.30.

Il prolungamento è stato deciso da Arpae, come stabilisce il Pair 2020 della Regione Emilia Romagna, a causa del perdurare del periodo di superamento del valore limite giornaliero delle polveri sottili PM10 nonostante nella giornata di mercoledì 9 gennaio nella provincia di Modena i valori siano risultati nei limiti, ovvero proprio i 50 µg/m3 che rappresentano la soglia: per far cessare le misure emergenziali sono però necessari due giorni consecutivi al di sotto dei limiti nel periodo di osservazione). Lunedì scorso si è toccato il dato peggiore degli ultimi tempi, con una concentrazione pari a 115 µg/m3.

Le misure emergenziali resteranno in vigore fino a lunedì 14 gennaio, prossimo giorno di controllo, e si applicheranno anche nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 gennaio. Il raggiungimento del livello di allerta è segnalato con un bollino rosso nel Bollettino emesso giovedì 10 gennaio da Arpae (consultabile sul sito www.liberiamolaria.it).

Con le misure emergenziali, come accadeva anche lo scorso anno, ai limiti alla circolazione per i veicoli più inquinanti, già previsti dalla manovra antinquinamento ordinaria si aggiunge il divieto di circolazione anche per i veicoli diesel Euro 4 in tutta l’area cittadina compresa all’interno delle tangenziali.

Previsti anche il divieto di utilizzo di biomasse per il riscaldamento delle unità immobiliari dotate di riscaldamento multicombustibile; l’obbligo di ridurre di almeno un grado la temperatura negli ambienti di vita riscaldati (massimo 19° C, più 2 di tolleranza, nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto, nelle attività commerciali e nelle attività sportive e fino a 17° C, più 2 di tolleranza, nelle sedi di attività industriali e artigianali), con l’esclusione di ospedali, cliniche, case di cura e istituti scolastici; il divieto di bruciare sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola in tutto il territorio comunale; vietato anche utilizzare riscaldamento a biomasse (legna, cippato) nelle unità immobiliari dotate di sistema multicombustibile.

Attivo anche il divieto di spandimento liquami, con l’eccezione dello spandimento effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo.

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