rotate-mobile
Attualità Mirandola / Via 29 Maggio

Autostazione di Mirandola, riprendono i lavori per realizzare il nuovo edificio antisimico

Risolto il contratto con la ditta vincitrice dell'appalto, in crisi economica, il cantiere di via 29 maggio potrà riprendere con una nuova impresa costruttrice

Riprendono i lavori di costruzione del deposito bus e autostazione di Mirandola, sospesi al livello delle fondazioni da alcuni mesi, a causa di difficoltà della ditta vincitrice dell'appalto legate al periodo di crisi. L'edificio, risolte le procedure contrattuali, sarà portato a termine dalla ditta seconda classificata nella gara di appalto svolta nel 2018: la Dal Rio Costruzioni, della Rete Costruttori di Bologna. La conclusione dei lavori è prevista per la primavera del 2021. 

Il nuovo deposito sorgerà in via 29 maggio, nei pressi del polo scolastico, e verrà completamente ricostruito secondo le più recenti normative antisismiche, dopo che nel 2012 la struttura esistente in via Circonvallazione era stata resa inagibile dal terremoto. Ospiterà 20 stalli bus in due file, all'interno di una struttura coperta di oltre mille metri quadrati; una saletta per il ristoro del personale viaggiante; una sala di attesa per l'utenza e una biglietteria. Accessibilità massima per i mezzi, grazie a 10 portoni elettrici. All'esterno si troveranno un autolavaggio coperto, dotato anch'esso di portoni elettrici, e un distributore di carburante.

L'Autostazione disporrà di 4 marciapiedi attrezzati con copertura per un totale di 8 stalli per bus in contemporanea. Il nuovo deposito - autostazione, del costo di 1.450.000 euro, verrà costruito da aMo grazie al determinante contributo dell'Emilia Romagna, attraverso la piattaforma Sfinge. aMo ha infatti candidato il progetto al bando per la ricostruzione indetto dalla Regione. Le restanti risorse sono state investite da Agenzia, anche grazie agli accantonamenti della liquidazione assicurativa per gli eventi sismici.

Ricordiamo che il terremoto del 2012 ha creato ingenti danni al patrimonio di aMo nell'area nord della provincia, rendendo inagibili 5 dei 6 depositi disponibili. aMo, dopo aver rilevato puntualmente i danni, aveva redatto un piano per la ricostruzione dettagliato e calibrato sulle esigenze logistiche dell'area interessata. Il primo deposito su cui si era agito con il ripristino delle condizioni di sicurezza era stato quello di Carpi, che alloggia 50 mezzi. I depositi di Camposanto e Concordia sono stati demoliti e non ricostruiti. Il Deposito di Finale Emilia è stato ricostruito ed inaugurato lo scorso giugno. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Autostazione di Mirandola, riprendono i lavori per realizzare il nuovo edificio antisimico

ModenaToday è in caricamento