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Trasporto pubblico, Legambiente culla il sogno degli autobus elettrici

I circoli modenesi dell'associazioni ambientalista in pressing su AMO affinche venga abbandonato il diesel e si punti ai mezzi elettrici, sul modello di Milano

Il grave problema dell’inquinamento atmosferico che affligge la nostra pianura causa pesanti ricadute sulla salute delle persone e moltissime morti premature. Sono pertanto indispensabili provvedimenti coraggiosi in grado di spostare quote importanti di traffico dall’automobile al trasporto pubblico e alla mobilità ciclopedonale.

"Il trasporto pubblico - che andrebbe potenziato, valorizzato e il cui ruolo andrebbe realmente reso centrale e prioritario negli investimenti e nelle politiche degli enti locali - può dare un importante contributo sia per la riduzione delle emissioni dovuta al mancato utilizzo dell’automobile da parte dei cittadini, sia attraverso la sostituzione dei bus con mezzi a ridotte emissioni". Un'affermazione ormai condivisa più o meno da tutti - ma di difficilissima attuazione - quella che viene ribadita da Legambiente Modena, che lancia un appello all'Agenzia della Mobilità modenese.

"Riteniamo che i tempi siano maturi perché AMO, l’Agenzia che per gli Enti locali modenesi controlla e affida il servizio di trasporto pubblico locale, inserisca nei Contratti di servizio con le società affidatarie, l’impegno a non acquistare più nessun mezzo alimentato a gasolio e a sostituire, in tempi certi, quelli circolanti con mezzi elettrici, filobus, ma anche autobus, utilizzando allo scopo i finanziamenti pubblici che cofinanziano l’acquisto dei mezzi. I bus elettrici costano di più di quelli tradizionali ma hanno costi di gestione e manutenzione più bassi e impatti, con relativi costi, su salute e qualità dell’aria più ridotti", spiegano i circoli provinciali dell'associazione.

Il modello che viene evocato da Legambiente è quello di ATM, azienda del trasporto pubblico di Milano, che ha stabilito di non acquistare più veicoli diesel e di arrivare al 2030 ad avere in dotazione solamente mezzi elettrici.

"questa soluzione può e deve essere replicata anche nella nostra provincia - incalzano gli ambientalisti - Analoghi impegni dovrebbero essere a nostro avviso assunti dagli enti locali e dalle società partecipate (a partire da Hera), in modo da spronare anche le aziende private ad andare in questa direzione. Sarebbe davvero un bel segnale aprire il 2019 con scelte che portino anche il trasporto pubblico di Modena a dire 'Addio diesel'".

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