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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Vigneti e cambiamenti climatici, a un laureato Unimore il Premio Lallemand Italia 2019

È il dott. Michele Lomellini, laureato magistrale in Controllo e sicurezza degli alimenti, ad aggiudicarsi la settima edizione del Premio con la tesi su “Cambiamenti climatici: sistemi di adattamento in vigneto e cantina e loro influenza sul profilo aromatico di vini”

È il dott. Michele Lomellini, laureato magistrale in Controllo e sicurezza degli alimenti di Unimore, il vincitore del Premio “Lallemand Italia 2019” per la sua tesi su Cambiamenti climatici: sistemi di adattamento in vigneto e cantina e loro influenza sul profilo aromatico di vini di cui è stato relatore il prof. Andrea Antonelli insieme alla dott.ssa Francesca Masino.

“La tesi del dott. Lomellini nasce come indagine per valutare sul vino l’effetto di strategie di adattamento in vigneto e in cantina al mutato contesto climatico.  Negli ultimi decenni – spiega il prof. Andrea Antonelli, professore ordinario in Scienze e tecnologie degli alimenti di Unimore – si sta assistendo ad un cambiamento climatico alle nostre latitudini ma che, in realtà, interessa l’intero pianeta. In campo vitivinicolo, esso è anche causa dell’accelerazione delle fasi di maturazione dell’uva con impatto sulle stesse caratteristiche compositive e, dunque, sul contenuto in alcol e più in generale sulle caratteristiche qualitative del prodotto finito. Per questo motivo sono diversi gli interventi che si stanno esplorando allo scopo di mitigare gli impatti di questa modificazione del clima, da un lato riducendo il contenuto di alcol in eccesso nel vino, dall’altro favorendo l’accumulo di sostanze che, come per i polifenoli nelle uve rosse, avviene nelle ultime fasi della maturazione. Siamo molto orgogliosi per il prestigioso riconoscimento raggiunto dal dott. Lomellini e, con lui, dall’intero gruppo di ricerca”.

Lo studio del dott. Michele Lomellini condotto nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Emilia-Romagna dal titolo “Valutazione di innovative strategie di adattamento in vigneto e in cantina al mutato contesto climatico - VINSACLIMA”, ha riguardato tre varietà di uve e due zone di coltivazione per ogni singola varietà (Sangiovese, Lambrusco salamino e Trebbiano) sottoposte a interventi innovativi e sostenibili. L’analisi è stata condotta confrontando il profilo aromatico di un vino ‘testimone’ con i vini ottenuti a seguito dei trattamenti applicati in campo o in cantina. I primi risultati, che saranno approfonditi in successive indagini, hanno consentito di identificare un congruo numero di composti aromatici tra alcoli, esteri, acidifenoli e altre sostanze che caratterizzano nell’insieme il profilo aromatico e fenolico dei vini studiati. La ricerca ha evidenziato che alcuni interventi applicati possono influire il profilo aromatico dei vini sperimentali soprattutto per quel che riguarda il contenuto di alcune classi di composti (alcoli superiori, alcoli a 6 atomi di carbonio, esteri). I risultati ottenuti sono, in generale, confermati dalla letteratura e forniscono un valido contributo al settore vitivinicolo, tuttavia restano da approfondire maggiormente le potenzialità di alcune tecniche poco studiate (l’utilizzo di mosti acidi o di lieviti innovativi) al fine di poter fornire maggiori conoscenze in termini di effetti e applicabilità.

Il Premio Lallemand, giunto alla settima edizione, è indetto dalla succursale italiana dell’omonimo gruppo e ha lo scopo di promuovere lo sviluppo e la divulgazione delle conoscenze sulle biotecnologie applicate all’enologia.

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