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Da San Cesario al Piemonte, a Torino la Medaglia d'Onore per Mario Reggiani

La famiglia di Reggiani, prigioniero dei tedeschi per due anni, ha ricevuto il riconoscimento dal sindaco Chiara Appendino

Gabriele Reggiani ha 26 anni e vive a Ciriè, in provincia di Torino, dove ricopre anche il ruolo di consigliere comunale. Le origini della sua famiglia sono però in parte modenesi: suo nonno era originario di San Cesario sul Panaro. Oggi pomeriggio Gabriele e la sua famiglia sono stati tra i protagonisti della cerimonia che si è tenuta presso l'Auditorium Vivaldi nella Biblioteca Universitaria di Torino, dove è stata consegnata la medaglia d'onore dedicata al nonno paterno: Mario Reggiani, nato nel 1918 e prigioniero dei tedeschi dal settembre 1943 al settembre 1945, chiamato alle armi nel 1939 nel 61esimo Reggimento divisione fanteria motorizzata.

La cerimonia  si è svolta a Torino perchè dopo la guerra Mario Reggiani si è trasferito a Ciriè, dove poi ha vissuto fino al decesso nel 1975 e lì è proseguita la storia della famiglia.

Gabriele racconta: "Ora la priorità di noi familiari è mostrare la medaglia alla nostra cara Nonna Bia Lucia, moglie di Mario, nativa di Cortile San Martino (PR) che ci aspetta nella casa di riposo a Ciriè per vedere la medaglia di suo marito. Purtroppo non siamo riusciti a portarla con noi alla cerimonia".

"Credo sarebbe bello che un giornale emiliano ricordasse questo evento - prosegue il nipote - Mio nonno (come mia nonna) ha sempre avuto un forte legame con l'Emilia anche dopo il trasferimento in Piemonte. Quando poteva si recava sempre a Parma e San Cesario per ritrovare la famiglia d'origine. In tempo di guerra non si seppe più nulla del nonno per lungo tempo, finchè un giorno giunse una lettera senza indicazione del mittente, in cui si spiegava l'arresto del soldato Reggiani nel settembre 1943 nella città di Trento".

"In qualità di nipote lo ringrazio per i sacrifici che egli ha compiuto e sono certo che da lassù, insieme a mio padre Paolo, stanno festeggiando questo riconoscimento, denso di un significato immenso di tipo etico e morale, da custodire per il futuro. Un grazie particolare al Comando Militare Esercito Emilia Romagna e all'archivio di Stato di Modena che mi hanno fornito tutti i documenti necessari, fra cui il foglio matricolare, fondamentali per poter richiedere la concessione della Medaglia al Comitato di concessione  presso la Presidenza del Consiglio dei ministri", conclude Gabriele Reggiani.

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