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Un Natale all'insegna dell'accoglienza nel consueto messaggio di auguri alla città di Monsignor Erio Castellucci

Durante il tradizionale incontro con i giornalisti, il Vescovo di Modena ha ribadito l'importanza di uno dei principali valori della vita di ogni cristiano

Come tutti gli anni, il Vescovo di Modena Monsignor Erio Castellucci ha ricevuto la stampa per diffondere il proprio messaggio di auguri che, in vista dell'ormai imminente Natale, sarà incentrato sul tema dell'accoglienza. "La stalla di Betlemme - ha detto il prelato - è sicuramente il luogo che meglio rappresenta questo importante valore, specie nei confronti dei poveri e della vita nascente. Senza alcuna distinzione. Troppo spesso dividiamo gli esseri umani in base a classificazioni discriminatorie, ma ciò che invece dobbiamo sempre ricordare è l'intrinseca natura di ogni persona, indipendentemente dai criteri esterni, compresi quelli previsti dalle leggi quando legalizzano i respingimenti di chi chiede di sbarcare sulla terraferma per trovare aiuto." Proprio per questo Monsignor Castellucci ha aderito di buon grado alla Maratona dell'Umanità in cui dal 22 al 23 dicembre saranno letti  i nomi dei 34 mila profughi morti sino ad ora nei tanti pericolosi viaggi della speranza verso l'Europa. Un'iniziativa che oltre agli organizzatori del Centro Servizi del Volontariato vedrà tra l'altro il sostegno anche del Comune, della Provincia e del sindaco Giancarlo Muzzarelli.

Uno sguardo sulla città

A margine del messaggio natalizio, il Vescovo si è poi trattenuto con la stampa su alcuni temi, riguardanti il nostro territorio. "Anche a Modena - ha quindi aggiunto - non mancano situazioni di disagio e di emarginazione. Mi riferisco, ad esempio, alla triste realtà del carcere, di cui spesso la gente sottovaluta o non conosce gli aspetti peggiori quali il sovraffollamento, le difficoltà di relazione o quelle seguenti allo sconto della pena che, meglio d'altre, possono farci capire quanto sia essenziale adottare una politica di accoglienza in grado di reinserire quanti sono ai margini del cosiddetto mondo civile. Impegno, non indifferente, che comunque permea la laboriosa attività delle associazioni di volontariato tra le quali mi preme di citare in particolare la meritevole Aut Aut che da tempo si prende cura dei ragazzi autistici."

La diocesi del futuro

Assieme all'imprescindibile compito pastorale, nel 2019 la curia avrà modo di assolvere alla verifica di quanto è stato fatto per dare alla diocesi una struttura funzionale maggiormente adatta ai tempi. "Con le sue 243 parrocchie la Diocesi di Modena - ha dichiarato il prelato - appare oggi sovradimensionata rispetto alla scarsità delle forze che può mettere in campo. Il minor numero di sacerdoti, ridottosi di un terzo dal '58 ad oggi, impone, perciò, di pensare ad una unificazione di alcune parrocchie in modo tale da far convergere al meglio le energie esistenti. Anche nel corso del prossimo anno sarà nostra intenzione continuare il processo di rinnovamento iniziato cercando di estendere una sempre maggior partecipazione dei praticanti alle attività della chiesa. A differenza di quanto è stato fatto in passato, non possiamo che prevedere una diversa gestione delle nostre risorse, pur confermando un impegno in nome del bene per noi prioritario dell'accoglienza a cui destineremo buona parte dei nostri sforzi."

Come di consueto, il Vescovo officerà la messa di Natale presso il Duomo cittadino, di cui il 28 gennaio saranno ufficialmente presentati i lavori di restauro compiuti. Il 31 dicembre alle 17,30 si terrà invece presso l'Abbazia di Nonantola il rito di San Silvestro con la benedizione di Monsignor Castellucci e l'ostensione delle reliquie del santo.  

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