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Martedì, 23 Aprile 2024
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I Mondiali Antirazzisti si sdoppiano: dopo Bosco Albergati tappa simbolica a Riace

La manifestazione modenese quest'anno vedrà una doppia edizion, che coinvolgerà anche il comune di Mimmo Lucano, divenuto dopo l'arresto un simbolo della battaglia politica per l'accoglienza e l'inclusione dei migranti

I Mondiali antirazzisti, giunti alla 23esima edizione, si sdoppiano: quest'anno si svolgeranno prima a Bosco Albergati (nel modenese, dove la manifestazione va in scena dal 2011) e poi nella a Riace, la città calabrese "simbolo dell'accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo", come scrivono gli organizzatori dei Mondiali annunciando la novità.
"Vi avevamo parlato di sorprese per i Mondiali antirazzisti 2019- si legge sul sito della manifestazione- ed ecco svelato il mistero: i Mondiali si rinnovano e si moltiplicano". 

Intanto, si dà notizia della creazione di un Almanacco antirazzista "dove trovare tutte le informazioni delle varie attività locali organizzate in Italia e Europa legate ai Mondiali". Poi, per quanto riguarda l'edizione 2019, gli organizzatori comunicano che "apriremo le danze a Bosco Albergati dal 31 maggio al 2 giugno con il consueto torneo di calcio antirazzista su più campi in contemporanea, senza arbitro e con squadre miste, affiancato da quello di pallavolo". L'evento coinciderà con la giornata finale del Torneo Dimondi, un campionato non competitivo organizzato a Bologna da molti dei gruppi che partecipano ai Mondiali.

Sarà "una versione un po' ridotta dei Mondiali, rispetto allo scorso anno- spiegano gli organizzatori- perchè saremo ospitati all'interno di Viver Verde, una festa per l'ambiente organizzata da Bosco Albergati, quindi tutta l'attenzione sarà puntata sugli eventi sportivi". Oltre ai due tornei, ci saranno anche attività libere di touch rugby e rugby, aperte a tutti. Poi, dal 5 al 7 luglio, i Mondiali si trasferiranno a Riace, città "che è stata in grado di creare rapporti umani e lavoro, la cui comunità ha rimesso in piedi un paese destinato a sgretolarsi per mancanza di abitanti giovani", scrivono gli organizzatori. 

Andando a Riace "vogliamo testimoniare a Lucano, alla fondazione per la rinascita di Riace, agli abitanti, agli operatori che noi siamo con loro e vogliamo che Riace apra nuovamente le porte", scrivono gli organizzatori dei Mondiali: "Perchè vorremmo che la nostra presenza festosa e colorata porti non solo allegria, ma vorremmo fosse la sperimentazione di un turismo sostenibile che permetta alle associazioni del luogo di rinascere e di ricominciare a fare accoglienza".

Alla manifestazione modenese nel 2018 si sono ritrovate 168 squadre di calcio, 40 di basket, 44 di pallavolo, 7.000 persone e 1.200 bambini dei centri estivi. "Le nostre armi contro il razzismo non sono le parole, ma i fatti. Mischiamo persone di diverse culture. Coinvolgiamo- cosi' si presentano i Mondiali- squadre che vengono da lontano, o che hanno fatto un lungo viaggio": molte delle quali sono "formate da migranti accolti in strutture d'accoglienza".

(DIRE)

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