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Sisma 2012, i numeri della ricostruzione otto anni dopo la tragedia

Dal 2012, concessi complessivamente contributi per 6,4 miliardi di euro: 5 miliardi già liquidati a cittadini, imprese e soggetti attuatori, di cui oltre un miliardo e mezzo nell'ultimo anno. Il 95% di cittadini e famiglie rientrati nelle proprie case

Otto anni dopo le scosse del 20 e 29 maggio 2012, che causarono 28 morti e 300 feriti, con 45mila sfollati e circa 13 miliardi di danni, i numeri descrivono una ricostruzione prossima alle battute finali. Fotografia della situazione che è stata condivisa dal presidente Bonaccini e dal Sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, con i sindaci in occasione del Comitato istituzionale e di indirizzo tenutosi questa mattina a Bologna.

In circa la metà dei Comuni la ricostruzione è stata completata del tutto e oggi il cratere ristretto ne conta trenta. Il 95% di cittadini e famiglie sono rientrati nelle proprie case. Gli edifici ripristinati sono 7.600, per circa 16 mila abitazioni (prime e seconde case) rese di nuovo agibili, oltre a 5.400 piccole attività economiche.

Dal 2012 a oggi sono stati concessi complessivamente contributi per 6,4 miliardi di euro, di cui 4,9 già liquidati, erogati alle persone alle imprese: 1,5 miliardi solo nell’ultimo anno. Nel dettaglio, per la ricostruzione delle abitazioni le concessioni di contributi (attraverso la piattaforma informatica Mude) hanno toccato quota 3 miliardi di euro di cui liquidati oltre 2,4 miliardi, circa l’80% dei contributi concessi. Mentre per la ricostruzione delle attività produttive le concessioni di contributo concluse (sulla piattaforma informatica Sfinge) sono state pari a 1,9 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi liquidati, l’84% dei contributi concessi: 2.663 interventi completati.

“Alla vigilia dell’ottavo anniversario di quella drammatica, prima scossa del 20 maggio 2012 - afferma il presidente Stefano Bonaccini- voglio ricordare coloro che hanno perso la vita: ci stringiamo ai loro cari, così come a chiunque abbia sofferto, a iniziare dai tanti che rimasero feriti. Anche questi territori- prosegue- dopo soli otto anni si sono ritrovati a dover fare i conti con un’emergenza sanitaria senza precedenti. Ma qui tutti – donne e uomini, imprese, lavoratori – hanno dimostrato ancora una volta di saper affrontare i momenti più difficili, mettendo forza d’animo, conoscenze e professionalità al servizio dell’intera comunità regionale e del Paese. Anche grazie a fabbriche, laboratori e infrastrutture ricostruite in soli otto anni. Ancor di più adesso ci rimboccheremo le maniche, insieme, per completare definitivamente la ricostruzione nell’arco dei prossimi tre anni, con interventi per 2,2 miliardi di euro. Investimenti pubblici e cofinanziamenti privati che contribuiranno a far ripartire l’Emilia-Romagna, recuperando e creando nuovi posti di lavoro attraverso un modello di crescita che sia sostenibile. Ma così come è successo nelle aree colpite dal sisma, ne uscirà una regione ancora più forte e più bella”.

Abitazioni

Gli edifici completati sono 7.600, per circa 16 mila abitazioni (prime e seconde case) rese di nuovo agibili e 5.400 piccole attività economiche. I termini per il deposito delle domande è ormai concluso e la situazione vede il 98% della ricostruzione leggera completato, così come il 76% di quella pesante. Complessivamente, sono state completate 9.607 ordinanze di concessione di contributi sulle 10.007 presentate ai Comuni, pari al 96%. Ancora aperti i termini per il deposito delle domande di contributo per la ricostruzione delle pertinenze. Per la ricostruzione delle abitazioni e delle piccole attività economiche, il totale dei contributi concessi ammonta a 3 miliardi, di cui già liquidati 2,4 miliardi.

Assistenza alla popolazione

Quasi il 95% di cittadini e famiglie sono rientrati nelle proprie case. Infatti, degli oltre 16.500 assistiti nel 2012 dopo le scosse, beneficiano delle misure di aiuto previste nel percorso di rientro (collocazione in altra abitazione o sostegno all’affitto) poco più di 1.000 nuclei familiari, il 90% dei quali ha subìto un danno pesante alla propria abitazione.

Attività produttive

Per la ricostruzione produttiva (industria, agricoltura e commercio), le domande di contributo approvate sono 3.497, per un totale di 1,9 miliardi di euro concessi di cui 1,6 già liquidati. I progetti conclusi sono 2.663, circa otto su dieci. A questi si aggiungono 5.400 attività economiche e commerciali ripristinate, dai negozi alle botteghe artigiane, collegate alle abitazioni. Inoltre, per la messa in sicurezza degli immobili produttivi, i capannoni, sono stati concessi contributi, con fondi messi a disposizione dall’Inail, per circa 63 milioni di euro a 1.573 imprese, di cui oltre il 76% è già stato liquidato. Con le misure per progetti di ricerca e innovazione di piccole e medie imprese e per le startup nell’area del “cratere ristretto” sono stati stanziati, solo nel del 2019, 6 milioni di euro.

Opere pubbliche e dei beni culturali

Per la ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali le risorse totali messe in campo, comprensive dei cofinanziamenti disponibili, ammontano a 1 miliardo e 405 milioni di euro. La gran parte, quasi un miliardo (957 milioni), proveniente dai fondi del Commissario delegato e assegnata ai singoli interventi tramite i Piani attuativi annuali; 37,6 milioni a interventi di ripristino di chiese e scuole, attraverso due specifiche ordinanze. Gli altri 449 milioni sono coperti da cofinanziamenti provenienti da donazioni private (sms, concerto Campovolo), fondi e donazioni propri degli enti attuatori e rimborsi assicurativi. In totale, gli interventi finanziati sono 1.656: 527 cantieri conclusi (212 milioni di euro) e 669 cantieri in corso (613 milioni), aperti soprattutto nell’ultimo periodo quando è stata decisa l’accelerazione su edifici pubblici, patrimonio storico e culturale, chiese e centri storici.

Centri storici

Per la rinascita dei centri storici ricompresi nel perimetro del “cratere ristretto”, in aggiunta a 18 milioni erogati dalla Regione nel 2018 attraverso il Programma speciale d’Area, sono state stanziati ulteriori 30 milioni: i comuni interessati dall’ordinanza hanno già individuato, e inviato al Servizio tecnico, le priorità progettuali cui destinare tali risorse e sono stati concessi circa 800 mila euro ai Comuni che hanno inviato la progettazione esecutiva. Inoltre, per favorire il ripopolamento e la rivitalizzazione delle aree dei centri storici dei 30 comuni del cratere ristretto sono stati inizialmente stanziati 35 milioni a cui ne sono stati aggiunti altri 14 milioni a fronte delle numerose richieste avanzate. I progetti sin qui presentati sono stati 871, di questi 656 sono già stati finanziati con 39 milioni a sostegno interventi previsti del valore di 56 milioni.

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