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Corsa a due per la carica di Rettore Unimore, sfida Sola-Porro

Scaduto oggi il termine per la presentazione delle candidature, certificate durante l'assemblea degli aventi diritto al voto (quasi 1.500). Urne aperte il 29 maggio per scegliere il successore di Andrisano

Il chimico Marco Sola, considerato vicino al rettore uscente Angelo Andrisano che in questi anni lo ha delegato alla Didattica, vuole cinque prorettori con deleghe specifiche e dunque una governance più collegiale, meno accentrata. Al medico Carlo Porro, invece, bastano gli attuali due prorettori, distribuiti tra Modena e Reggio Emilia soprattutto per i rapporti istituzionali. Sono confermati i due candidati alla carica di rettore di Unimore: non ci saranno altri sfidanti. 

È quanto emerge dall'assemblea degli aventi diritto al voto, di scena oggi nei locali dell'area del Policlinico (in videoconferenza con 250 persone tra Modena e Reggio) in vista del voto del 29 maggio: possono votare tutti i professori di ruolo e ricercatori, i rappresentanti degli studenti che fanno parte del senato accademico, del Cda, del nucleo di valutazione e dei Consigli di dipartimento, nonchè (con voto ponderato pari al 15% dell'elettorato rappresentato da professori e ricercatori) il personale tecnico-amministrativo. Ufficialmente, le candidature dovranno essere formalizzate entro le 12 di venerdi', anche se il nuovo rettore entrerà in carica solo l'1 novembre per guidare il suo sessennio accademico, fino al 31 ottobre 2025. Entro oggi bisognava farsi avanti e quindi si procede con i soli Sola e Porro. 

Restando sulla governance, l'ambito che ha fatto emergere le maggiori differenze tra i due concorrenti, per Porro serve un riequilibrio dei rapporti tra Cda e senato accademico, che deve recuperare ruolo e centralità. Sola inoltre mira a ribaltare il quadro dei prorettori revisionando lo statuto, mentre Porro non avverte l'urgenza e ritiene che l'attuale carta fondamentale sia già completa.

Secondo entrambi i candidati, in ogni caso, serve comunque più attenzione alla ricerca, potenziando i dottorati, senza dimenticare l'urgenza di spazi e strumenti adeguati nei locali universitari, visto il trend di crescita negli ultimi anni delle immatricolazioni. Tra l'altro, Porro mira a compattare meglio tra loro le funzioni ora integrate di Policlinico e Baggiovara, uniti da qualche anno nel piano regionale ad hoc, tenendo presente che in quest'ultimo c'è bisogno di 'più Università'.

(DIRE)

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