Unimore prosegue il progetto First, quando la fabbrica diventa un software
Bilancio positivo per i primi due anni del progetto di ricerca europeo, che mira a realizzare un modello virtuale che simuli i processi di una fabbrica "materiale"
Realizzare un'astrazione software della fabbrica fisica che permette di simulare, gestire e controllare i processi e le macchine reali. è l'avvenieristico progetto europeo denominato "First" che vede la partecipazione anche del Fim, il dipartimento di scienze fisiche, informatiche e matematiche dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Partito all'inizio del 2017 e articolato in quattro anni, il progetto di ricerca coinvolge aziende e le Università di quattro Paesi: Olanda, Italia, Germania e Cina. Ha inoltre ottenuto, lo scorso settembre, il tagliando di "revisione di metà periodo".
In Olanda infatti una dipendente della Comunità Europea incaricata di seguire l'iniziativa, soprattutto a livello amministrativo e gestionale, ha avuto modo di dichiararsi soddisfatta dell'andamento del progetto e di rimarcarne i benefici. Particolarità dell'operazione è inoltre il fatto che supporta la mobilità tra i ricercatori.
Per quanto riguarda Unimore, finora sono stati svolti 4 periodi all'estero dei membri della squadra dell'unità di progetto, coordinata dal professor Giacomo Cabri. "I periodi svolti all'estero- commenta Cabri- sono molto utili per scambiare non solo conoscenze tecniche, ma anche esperienze culturali e umane. I vincoli del programma impongono che i ricercatori universitari possano andare solo in una azienda o presso un paese extra-europeo". Questo, conclude il docente, "richiede uno sforzo in piu' per l'organizzazione dei periodi ma sicuramente garantisce un arricchente confronto tra realtà diverse".
(DIRE)