rotate-mobile
Attualità

Culle sempre più vuote, le istituzioni modenesi sperimentano un Progetto Natalità legato al welfare

Ricerca e sperimentazioni per promuovere politiche a favore di natalità, genitorialità e conciliazione in provincia di Modena: questo l'obiettivo di una serie di iniziative che coinvolgono soggetti pubblici e privati

Si fanno sempre meno figli, a Modena come nel resto d’Italia. Nei primi 6 mesi del 2019 i neonati nel Comune di Modena sono stati 719 contro i 744 del primo semestre 2018, con un calo del 3,4 per cento (4 per cento a livello nazionale). In base ai dati ISTAT il Tasso di Fecondità Totale in Italia è pari a 1,32 figli per donna. A Modena si attesta a un livello di poco superiore (1,47). Il processo di denatalità, iniziato dopo il baby boom (anni ’50-’70 del ‘900), ha raggiunto il minimo storico nel 1995 (1,2). Dopo un leggero incremento (1,4) il tasso di natalità ha ripreso a diminuire fino all’attuale 1,32 (per mantenere stabile la popolazione servirebbe un tasso del 2,1).

Un tentativo di risposta al fenomeno viene dal Progetto Natalità, promosso da una vasta rete di associazioni, istituzioni e sindacati modenesi. L’obiettivo è quello di attivare sperimentazioni a sostegno della natalità in linea con i paesi europei più avanzati: politiche strutturali che oltre ai servizi di cura dei bambini valorizzino la maternità, mettano madri e padri nelle condizione di conciliare la cura dei figli con l’attività lavorativa, contrastino i fenomeni di discriminazione delle lavoratrici madri.

In particolare, il progetto intende promuovere un cambiamento di visione capace di migliorare le pratiche di welfare pubblico e privato e le politiche a favore della natalità, genitorialità e conciliazione. Nel dettaglio, il progetto prevede: analisi della situazione modenese e delle policies adottate dalle imprese per il sostegno alla natalità/genitorialità; 4/5 studi di caso aziendali per le sperimentazioni; attivazione di almeno 15 tavoli di co-progettazione con imprese e terzo settore per avviare percorsi in azienda e reti di prossimità e volontariato familiare.

Si passa poi alla presenza nelle aziende della figura del Family Manager; alla mappatura dei servizi di welfare pubblico/privato sul tema; alle azioni di sensibilizzazione e comunicazione sul tema della natalità. Elemento decisivo per l’impatto dell’iniziativa è il partenariato tra pubbliche amministrazioni, terzo settore, università, soggetti imprenditoriali e la stessa Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che finanzia l’iniziativa con 80mila euro e partecipa attivamente alla progettazione.

Il Progetto Natalità è promosso dall’Associazione Servizi per il Volontariato (ASVM) in collaborazione con il Centro Documentazione Donna, il Dipartimento di Economia Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, la Fondazione Marco Biagi, la Provincia di Modena, il Comune di Modena, l’Associazione Buona Nascita, l’Azienda USL, l’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena, l’Azienda Ospedaliera di Sassuolo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Culle sempre più vuote, le istituzioni modenesi sperimentano un Progetto Natalità legato al welfare

ModenaToday è in caricamento