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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La ricerca | Ha giocato o gioca d'azzardo un adoloscente modenese su due

Lo dice uno studio condotto su quasi 400 studenti di sei istituti superiori cittadini. Grazie a accordo tra Comune e Comprensivi un progetto di prevenzione rivolto alle scuole medie

“Il banco vince sempre”, ma per averne la consapevolezza occorre sapere come funzionano i meccanismi del gioco d’azzardo, così come per evitare l’azzardopatia è utile conoscere i procedimenti psicologici che portano alla dipendenza. Dalla ricerca “Giovani e gioco d’azzardo: abitudini, motivazioni e approccio” svolta da Nomisma spa per il Comune di Modena - Ufficio Politiche per la Legalità e le sicurezze nell’a.s. 2017/2018 emerge che un giovane su due gioca o ha giocato a giochi di fortuna e azzardo.

L’indagine, condotta nell’ambito dell’Osservatorio Gioco e giovani istituito da Nomisma e Università di Bologna, ha interpellato a Modena 384 ragazzi tra i 14-19 anni di età frequentanti sei istituti superiori cittadini.

È risultato, tra l’altro che tra le motivazioni d’ingresso al gioco ci sono soprattutto la curiosità (per il 26% degli studenti intervistati) e il caso (per il 21%), ma anche gli amici (9%) o la famiglia (6%) che già giocavano e i bonus che si trovano su internet (2%).

Utilizzando uno strumento di screening internazionale, la ricerca ha anche indagato l’aspetto problematico del gioco tra gli adolescenti: ne è emerso che a Modena ad aver sviluppato pratiche di gioco problematiche sono il 4% dei ragazzi che giocano. In loro è possibile rilevare sintomi derivanti dagli effetti negativi causati dal gioco sia sulla sfera psico-emotiva (ansia, agitazione, perdita di controllo) sia su quella delle relazioni amicali, familiari e scolastiche.  

Da un’altra ricerca sull’utilizzo di internet tra preadolescenti, condotta un paio di anni fa dal Comune di Modena in tutte le classi prime delle scuole medie, risultava già che quasi il 70% dei ragazzi possedeva uno smartphone e il 90% aveva avuto accesso a Internet prima di compiere 10 anni. La facilità di accesso al web e la sempre più precoce diffusione capillare degli smartphone hanno avvicinato ai 13-14 anni d’età il primo contatto con il gioco d’azzardo on line attraverso App e siti.

È quindi importante avviare percorsi di informazione e prevenzione sui rischi legati al gioco d’azzardo fin dalle scuole secondarie di primo grado. Da qui l’idea di “Se gioco non azzardo: comprendere l'azzardopatia per evitarla”, un percorso ideato da Ufficio Politiche per la Legalità e le sicurezze e Palestra digitale Make It Modena del Comune insieme all’Istituto Comprensivo 1.

Il progetto, che sarà presentato sabato 12 ottobre, si rivolge agli studenti delle scuole medie e utilizza lo strumento del gioco, fondamentale per la crescita e la socializzazione, per fare acquisire ai ragazzi strumenti critici nei confronti del gioco d’azzardo.

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