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Riunione in Prefettura per le scuole di Serramazzoni, verso un nuovo polo di container

Presenti i vertici regiobali e locali dell'Istruzione, oltre all'Amministrazione comunale. Si valutano i finanziamenti per nuove strutture provvisorie. Non ancora sciolto il nodo della scuola d'infanzia

La spinosa questione delle scuole sequestrate a Serramazzoni è approdata ieri pomeriggio in Prefettura, dove il Prefetto Paba aveva convocato un tavolo per offrire una sede di confronto alle diverse istituzioni impegnate nel dover garantire la continuità scolastica ai bambini e ai ragazzi del comune montano. Alla riunione hanno preso parte il dr. Patrizio Bianchi, Assessore regionale al Coordinamento delle Politiche Europee allo Sviluppo, Scuola, Formazione, il dr. Andrea Orlando, Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna, la dott.ssa Francesca Bergamini e l’ing. Stefano Isler Dirigenti Regionali, la dott.ssa Rita Nicolini, Dirigente Regionale del Servizio Coordinamento Programmi Speciali, il dr. Stefano Versari, Dirigente Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, la dott.ssa Silvia Menabue, Dirigente dell’Ufficio Scolastico regionale, la dr.ssa Emilia Muratori, Consigliere Provinciale con delega alla scuola, il Sindaco Bartolacelli ed il Vice Sindaco Fornari  di Serramazzoni.  

Durante l'incontro, la Regione, della Provincia e dell’Ufficio Scolastico regionale si sono dette pronte a sostenere con "rapidità procedurale e apporto di competenza" le soluzioni che verranno individuate dal Comune di Serramazzoni, cui spetta la responsabilità di scegliere una strada tra quelle possibili. In particolare, la Regione ha assicurato la massima disponibilità ad esaminare in tempi rapidi il progetto di installazione di moduli scolastici prefabbricati che potranno ospitare temporaneamente nei prossimi mesi la popolazione scolastica: sembra questa infatti la soluzione più percorribile, nonostante comporti un esborso economico non trascurabile per cui dovranno essere esaminate le possibilità di finanziamento.

Nel frattempo il Comune assicurerà la continuità della didattica mediante il sistema dei doppi turni per i ragazzi delle medie e sta esaminando la soluzione per la scuola materna, sospesa fino al 24 settembre prossimo e ancora nel limbo. L'Amministrazione ha annunciato che le decisioni verranno prese  seguendo criteri di "trasparenza e di coinvolgimento delle famiglie".

In paese restano ancora alte la rabbia e la delusione per quanto sta accadendo. Cioè che più ha stupito e continua a stupire è sicuramente la questione relativa ai tempi delle decisioni assunte dall'autorità giudiziaria: a fronte di un problema noto da ormai un anno e di un'inchiesta avviata in primavera, è difficile capacitarsi del fatto che i sigilli siano arrivati a poche ore dall'inizio delle lezioni del 17 settembre. Il silenzio e la riservatezza che costantemente - e doverosamente - accompagnano il lavoro della magistratura e del Tribunale non potevano trasformarsi in una comunicazione preventiva, dal momento che in ballo c'erano la serenità e la quotidianità di circa duecento famiglie e di altrettanti ragazzi minori? Questa la domanda che molti serramazzonesi si pongono da giorni.

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