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"Tregua" estiva, il Comune sospende gli sfratti fino a metà settembre

L'Assessore Pinelli: “Dal Comune un milione e mezzo di euro in tre anni. Attendiamo che sblocchino le risorse per morosità incolpevole: a Modena valgono 1,3 milioni”

Dall’inizio di agosto al 15 settembre gli sfratti eseguiti con l’assistenza della forza pubblica sul territorio comunale sono sospesi. A presentare la richiesta alla Prefettura, come avvenuto gli scorsi anni, è stato l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Modena, dal momento che in questo periodo l’eventuale presa in carico delle famiglie socialmente ed economicamente più deboli potrebbe essere più difficile.

La procedura concordata tra Comune e Ufficiali giudiziari prevede che le esecuzioni con assistenza della forza pubblica per il rilascio degli immobili siano comunicate in anticipo all’Ufficio Casa del Comune, in modo da consentire l’esame, l’eventuale presa in carico delle famiglie con minori o altre criticità e l’accompagnamento della famiglia verso soluzioni diverse.

Nel 2018 gli sfratti per morosità convalidati dal Tribunale sono stati 327, quindi in calo rispetto al 2017 (quando furono 388), secondo un trend che si registra da alcuni anni (furono 568 nel 2014, poi 522 nel 2015 e 448 nel 2016). Nel conteggio sono compresi anche quelli riguardanti immobili commerciali; occorre inoltre tener presente che non tutte le convalide si trasformano in sfratti.

Lo scorso anno oltre 140 famiglie sono state indirizzate e sostenute verso soluzioni diverse prima dell’arrivo della forza pubblica che si è evitata in oltre 120 casi per i quali si è riusciti a trovare alternative. Un ruolo importante lo hanno avuto le ingenti risorse investite dal Comune per le politiche abitative: dal Fondo per l’affitto (istituito dal Comune dopo la soppressione di quello nazionale) ai contributi per la morosità incolpevole, dall’Agenzia Casa che gestisce attualmente oltre 450 alloggi in locazione a canoni concordati grazie all’intermediazione del Comune, alle risorse stanziate per rinegoziare al ribasso i contratti d’affitto permettendo a tante famiglie di mantenere l’alloggio e ad altrettanti piccoli proprietari di non rinunciare alla riscossione del canone. Senza contare i contributi erogati dai servizi sociali alle famiglie seguite per contribuire a sostenere le spese della locazione, innanzitutto per canoni di affitto e spese condominiali, oltre che per le utenze.

Il numero degli sfratti eseguiti resta significativo: 272 lo scorso anno, in aumento rispetto agli anni precedenti, nel 2017 furono 230. L’incremento sul territorio comunale è stato pertanto del 18 per cento (rispetto ad oltre il 30 per cento registrato in provincia) ed è comprensivo anche degli sfratti avvenuti per finita locazione e di quelli inerenti immobili commerciali.

“Ma sarebbero sicuramente di più - afferma l’assessore ai Servizi sociali e alle Politiche abitative Roberta Pinelli - se l’amministrazione non avesse messo in campo politiche abitative serie e articolate che negli ultimi quattro anni hanno comportato una spesa complessiva di 4 milioni di euro, finanziata per il 50 per cento con risorse comunali, per gli interventi riguardanti i Contributi Affitto a sostegno della locazione, il funzionamento di Agenzia Casa e l’attività di Rinegoziazione dei contratti di locazione tra privati con il supporto delle organizzazione di rappresentanza degli inquilini e di proprietari. E d’altra parte - continua Pinelli - il numero degli sfratti potrebbe essere abbattuto drasticamente, se il Governo avesse fatto la propria parte realizzando politiche abitative serie laddove invece c’è il nulla. Compito del Governo dovrebbe essere innanzitutto quello di rifinanziare i piani per l'edilizia popolare che sono fermi da anni e reintrodurre il Fondo nazionale per gli affitti che consentirebbe al Comune di utilizzare per altre misure di sostegno alla casa le risorse che da tre anni destiniamo ai contributi per l’affitto”.

I contributi erogati lo scorso anno attraverso il Bando per l’affitto comunale del 2017 hanno ammontato a 468 mila euro consentendo di aiutare oltre 350 famiglie. Nel 2018 il Comune ha rifinanziato il Fondo e quest’anno 310 nuclei ricevono contributi per complessivi 410 mila euro, in media circa 1300 euro ciascuno.

 “Ora – aggiunge Pinelli - attendiamo che la Regione definisca con precisione i criteri per ripartire lo stanziamento annunciato a sostegno alle locazioni nell’ambito della manovra regionale di welfare e che sblocchi quindi le risorse della cosiddetta morosità incolpevole, riservate alle città ad alta tensione abitativa ad oggi non impegnate dai Comuni. Sono risorse tecnicamente già presenti nel nostro bilancio ma che, per gli eccessivi vincoli posti dalla norma statale, non riescono materialmente ad essere erogate alle famiglie bisognose. Per il Comune di Modena valgono 1,3 milioni di euro”.

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