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Sicurezza stradale, calano le infrazioni ma i dati restano preoccupanti

Seppur in diminuzione rispetto al 2017, i dati del 2018 evidenziano numeri ancora elevai per le infrazioni stradali con conseguenze preoccupanti. È quanto rilevato dall’Osservatorio per la sicurezza stradale nella provincia di Modena

Scarsa attenzione alla guida, eccesso di velocità e violazione della segnaletica stradale; sono queste le principali cause d incidenti alla guida.

È quanto emerso dall’Osservatorio regionale per l'educazione alla sicurezza stradale che ha elaborato e rilasciato i dati relativi all’anno 2018, fotografando la situazione attinente all’area di Modena con l’insieme delle violazioni che comportano una decurtazione dei punti della patente.

Anche se rispetto al 2017 le effrazioni sono calate, da 35.312 a 27.824, in cima alle effrazioni stradali, commesse da residenti nella provincia di Modena ma non necessariamente sul territorio modenese, vi è un dato purtroppo significativo che  rimane alto: il superamento dei limiti di velocità.

Se si considera che i residenti nella provincia di Modena con fascia di età over 14, al 31 dicembre 2018 erano 610.096 di cui 478.245 titolari di patenti attive il numero di tale infrazione deve far pensare: ben  13.501 casi.

La seconda infrazione stradale per numero di casi con ben 4.742 violazioni, è il passaggio con semaforo rosso e violazione della segnaletica stradale, ad eccezione dei segnali di divieto di sosta e di fermata.

Ma i dati preoccupanti non finiscono qui perché al terzo posto nella graduatoria delle infrazioni più comuni c’è il mancato allacciamento delle cinture del conducente e/o trasportato minorenne; o mancato uso dei seggiolini per bambini con ben 2.096 violazioni registrate.

I dati analizzati attestano che è l’errato comportamento umano sulla strada la causa principale di incidenti.

“E’ fondamentale sensibilizzare tutti gli utenti della strada, dal pedone al camionista-  commenta Mauro Sorbi, Presidente Osservatorio l'educazione alla sicurezza stradale- che occorre abbandonare atteggiamenti di bullismo stradale e di road-rage, rabbia e aggressività sulla strada. Manca ancora la capacità individuale di interagire con gli altri su strada con rispetto reciproco. La rabbia stradale sfocia in aperta aggressività, evidenziando che al cambio di tipologia di utente (da pedoni a ciclisti, ad automobilisti,.ecc..) permane in noi la ferma convinzione di essere al centro della strada e di avere sempre più ragione rispetto agli altri. La strada è lo specchio del nostro agire nella società - prosegue Sorbi- e quotidianamente ne siamo tutti attori e testimoni. L’incidentalità non è una fatalità, ma una conseguenza dell’agire umano. La “vision zero” dipende da ciascuno di noi, perché l’incidente non è quasi mai una fatalità, ma una conseguenza di un comportamento umano non corretto e non rispettoso delle norme del Codice della Strada.”

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