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Inceneritore e qualità dell'aria: "I rifiuti da fuori Modena inquinano come 100mila auto"

Il Comitato Modena Salute Ambiente torna all'attacco dell'impianto di via Cavazza, mai citato nelle manovre antismog. "Vani i miglioramenti ottenuti con riduzioni del traffico e raccolta differenziata"

Il cinque giugno scorso le prime pagine dei quotidiani nazionali riportavano la foto shock della Pianura Padana, che agli occhi del satellite e dei lettori appariva letteralmente sommersa dallo smog. Ma quando la mezzanotte si è portata via la Giornata Mondiale dell'Ambiente, il sipario è calato su un territorio che continua inesorabilmente a soffocare.

In questi giorni la situazione è diventata veramente allarmante: basti pensare che le PM10, il cui limite nazionale dovrebbe essere 50 µg/m3, a Fiorano Modenese hanno toccato i 125 microgrammi per metro cubo. La pioggia questa volta non ci salverà dallo smog, e secondo alcuni neanche le timide manovre degli ultimi giorni basteranno.

Il Comitato Modena Salute Ambiente, che da anni tra le sue attività annovera una fervida battaglia contro l'inceneritore di via Cavazza, sostiene che quest'ultimo non venga mai considerato come entità negoziabile nei piani antismog, nonostante sia senz'ombra di dubbio un grande fattore inquinante. 

Notoriamente, l'inceneritore modenese brucia rifuti provenienti da varie regioni d'Italia, ed è proprio su questo che si focalizza il Comitato: "Riservare l’uso dell’inceneritore ai rifiuti  provinciali, rinunciando ad importarli da fuori Provincia e da fuori Regione, significa ridurre del 45-50% le emissioni, che equivale a togliere dalla strada circa 80-100.000 automobili gratis e subito". 

Ma cosa si intende per "gratis e subito"? "Significa che non occorre pianificare strategie, costruire ciclabili e parcheggi, educare cittadini e studenti: basta una delibera di Giunta Regionale che appunto vieti di bruciare rifiuti extraprovinciali ed è fatta. Con queste cifre non  dovrebbero mancare buone e inoppugnabili motivazioni trasversali a tutto lo schieramento politico". E continua: "Lasciare intatta una zavorra ambientale di queste dimensioni significa vanificare buona parte dei miglioramenti ottenuti con riduzioni traffico e raccolta differenziata". 

In questi giorni di campagna elettorale, Modena Salute Ambiente si è espresso con particolare vigore per stimolare i candidati al Consiglio Regionale anche su questo tema.
 

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