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Nei cieli di Modena alla ricerca del record mondiale di velocità per aerei ultraleggeri

Modena con il naso all’insù per i nuovi record degli aeroplani “Risen” e “Siren”. a bordo il pilota e progettista italo-argentino Alberto Porto

Una fabbrica di aerei è sempre affascinante, ma ancor di più se ha la sua sede operativa nell'Appennino dove è così difficile fare impresa. E da qui lancia la sua sfida internazionale. È una storia che porta a Pavullo, dove dal 2016 l'ingegnere italo-argentino Alberto Porto ha dato ali alla sua grande scommessa: produrre in serie il Risen, l'ultraleggero da lui progettato che detiene il record assoluto di velocità (323.312 km/h) e con cui lui stesso nell'ottobre 2017 ha compiuto una memorabile trasvolata da qui in Uruguay. 

Grazie alla lungimiranza politica delle istituzioni locali attente agli insediamenti produttivi in montagna e al lavoro di Roberto Gianaroli, presidente dell'Aero Club Pavullo, in collaborazione con la Presidente della Commissione Politiche Economiche della regione Emilia-Romagna Luciana Serri, l'ingegnere in un hangar dell'aeroporto ha trovato gli spazi per dare vita alla sede di quella che fino al 2018 era l'Aerotech Innovation. Dopo aver lanciato nel febbraio 2018 una campagna di crowdfunding che ha portato all'ingresso di 40 soci (raccolti 600mila euro circa) infatti l'azienda ha avuto un'altra svolta acquisendo il controllo della Alisport di Cremella (Lecco), ditta specializzata nella produzione di alianti elettrici ed eliche. E dalla fusione nel 2019 è nata la Porto Aviation Group srl, di cui l'ingegnere è presidente del cda. La sede legale è quindi rimasta a Cremella, così come la produzione dei componenti che vengono poi assemblati a Pavullo, dove si effettuano anche i collaudi (per mano dello stesso Porto, quasi uomo rinascimentale nelle mille declinazioni operative). Si assemblano il Risen e il suo “fratellino” Siren: stesso modello però più economico perché a carrello fisso. 

Domenica 15 Dicembre 2019 (ore 10), Alberto Porto tenterà l’impossibile cercando di battere non uno ma bensì due diversi Record del Mondo di velocità FAI. Dal 1905 la FAI (Fédération Aéronautique Internationale) con sede a Losanna (Svizzera), è l’organo a livello mondiale preposto a gestire tutto ciò che riguarda competizioni, record e qualsivoglia promozione inerente attività aeronautiche, da qui passa tutto quello che sarà poi scritto nei libri di storia dell’aviazione.

Detenere un Record del Mondo FAI è al pari di aver vinto le Olimpiadi nella propria specialità. I due record che l’ing. Porto cercherà di battere appartengono alla categoria RAL2T, destinata a velivoli a motore leggeri, biposto e nel caso di velivoli italiani con massa massima al decollo non superiore a 472,5 Kg e velocità minima comprovata a 65 km/h. Come tutti i record di velocità l’unico obiettivo è percorrere, in questo caso volando, una distanza prefissata nel minor tempo possibile.

I 2 record verranno volati con due diversi velivoli di progettazione Alberto Porto: Il Risen (linea 15 km) a carrello retrattile e il Siren (percorso 50km) a carrello fisso. Con il superamento di questi nuovi record, l’ing. Porto vuole dimostrare l’efficienza dei velivoli di sua progettazione. 3,7 litri ogni 100 km a 190 km/h è il consumo di carburante per un Risen, valori da far impallidire anche le migliori autovetture presenti sul mercato. Ed è grazie a questa efficienza che per la prima volta nella storia, un aereo batte qualsiasi altro mezzo di trasporto in termini di consumo a queste velocità.

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