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Sempre più morti sulle strade modenesi, alcol "colpevole" di metà degli incidenti

Alcuni dati drammatici nel report dell'Osservatorio regionale. Aumentano anche il nervosismo e la litigiosità quando si è al volante

Sono "preoccupanti", secondo l'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale dell'Emilia-Romagna, i dati provvisori sugli incidenti mortali in regione, che fanno registrare, nei primi sei mesi del 2019, un aumento rispetto allo stesso periodo del 2018, con 141 morti contro i 128 dell'anno scorso. 

Quattro, in particolare, i comportamenti scorretti nel mirino del presidente dell'Osservatorio, Mauro Sorbi. In primis, scrive Sorbi, "guidare sotto l'influenza di alcol e stupefacenti incrementa il rischio di incidente del 35,9%, e da recenti statistiche risulta che quasi il 50% degli incidenti stradali mortali ha come concausa proprio l'abuso di alcool e droghe". Sul punto, la novità è che "il fenomeno colpisce prevalentemente la fascia di età over 40, mentre si è ridotto quello delle cosiddette stragi del sabato sera". 

Dall'Osservatorio ricordano, poi, che "una nuova direttiva europea renderà obbligatorio, dal 2020, l'alcollock, che impedirà l'accensione del veicolo se il conducente ha assunto alcoolici oltre il limite di legge". 

Tra gli altri comportamenti scorretti indicati da Sorbi c'è poi "il mancato rispetto della distanza di sicurezza, visto che circa il 45% degli incidenti in autostrada (dati definitivi del 2018) vedono coinvolti veicoli commerciali e sono innescati da tamponamenti". Altra causa o concausa di incidenti è, "in oltre l'81% dei casi, la distrazione". Infine, "l'abitudinarietà del percorso porta ad un 'distacco' della attenzione alla guida e ad una falsa sicurezza psicologica sulla 'conoscenzà del percorso che induce ad una minore attenzione".

Scendendo nel dettaglio dei numeri, che mostrano "una situazione preoccupante, con una recrudescenza negli ultimi mesi dopo un'inizio dell'anno positivo", Sorbi segnala che "la provincia di Bologna passa da 32 morti nel 2018 a 31 nel 2019 e rimane sempre il territorio provinciale più colpito, davanti a Modena che sale da 19 a 25". In crescita anche il dato di Ravenna e di Forlì-Cesena, che passano rispettivamente da 12 a 20 e da 12 a 17 incidenti mortali. Variazioni più contenute, invece, nelle altre province: gli incidenti mortali calano a Piacenza (da otto a sette), a Reggio Emilia (da 13 a 10) e a Ferrara (da 15 a 13), mentre aumentano a Parma (da otto a nove) e restano invariati a Rimini (otto). 

Per quanto riguarda le tipologie di utenti coinvolti, i più colpiti in regione sono gli automobilisti, che "arrivano quasi alla metà del totale". Seguono "i motociclisti e i pedoni", e "balzano da tre a otto gli autisti di mezzi pesanti, evidenziando un problema crescente per questi tipi di veicoli, spesso al centro della scena per le conseguenze negative in termini di danni e ritardi alla circolazione, in maggior parte dovuto al mancarto rispetto della distanza di sicurezza che abbiamo sopra descritto". 

Infine, dall'Osservatorio segnalano che "gli esponenti delle Forze dell'ordine riferiscono che è in costante aumento il fenomeno dell'aggressività tra i vari utenti della strada, con insulti e minacce verbali e gestuali rivolte in particolare alle donne e agli anziani, anche per futili motivi". Una 'road rage', conclude Sorbi, che "è anche causa di mancanza di attenzione alla guida".

(DIRE)

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