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Tre studentesse UniMoRe in Giappone per preparare sushi con prodotti modenesi

Tre studentesse di UniMoRe lanciano un progetto di scambio culrisale e culinario tra Modena e Giappone. Il progetto coinvolge per l'appunto Camilla Beretta, Maria Rosaria D’Agostino e Ylenia De Felice del corso di laureA magistrale in "Languages for communication in international enterprises and organizations"(LACOM). 

Lo scambio interculturale prevede un lavoro congiunto tra le studentesse modenesi e alcuni studenti appartenenti all’Università Meisei di Tokyo. L’attività proposta è volta a promuovere l’internazionalizzazione dell’Ateneo, inserendosi all’interno del contesto di rafforzamento dei legami tra UNIMORE e la Meisei University di Tokyo, la cui collaborazione ha avuto inizio a novembre 2017 con la visita da parte degli studenti giapponesi presso il dipartimento di Studi Linguistici e Culturali dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. L’iniziativa è il frutto della già avviata cooperazione tra la professoressa Franca Poppi (presidente di LACOM), e il professore Hiromasa Tanaka, docente esperto di comunicazione aziendale a livello internazionale, con l’auspicio di dare luogo ad una continua e proficua collaborazione e interazione tra le due università e le due culture.

Il progetto è nato da un’idea delle tre studentesse con l'obiettivo di dare luogo ad un vero e proprio incontro e unione tra due contesti socio-culturali in apparenza molto distanti, attraverso un workshop di fusione culinaria tra le due culture. Nello specifico il progetto prevede una trasferta in Giappone per le tre studentesse di LACOM, accompagnate dalla professoressa Poppi, per la realizzazione di differenti tipologie di sushi con l’utilizzo di prodotti tipici dell’area di Modena, quali il Prosciutto crudo, il Parmigiano Reggiano e l’Aceto Balsamico. Le tipologie di sushi che verranno realizzate saranno rispettivamente il Nighiri, il Temaki, l’Hosomaki e l’Uramaki. Saranno create diverse varianti per ognuna delle quattro categorie di sushi, le quali verranno in seguito sottoposte ad una giuria di persone originarie della città di Ito e agli studenti coinvolti nel progetto. La giuria selezionerà poi il tipo di sushi più rappresentativo e apprezzato della fusion Nipponico-Emiliano Romagnola. L’International Exchange Association della città di Ito ha già espresso un parere assolutamente favorevole in merito all’iniziativa e si è attivata per rendere disponibili gli spazi necessari per permettere la preparazione del cibo, che verrà condiviso con i membri della comunità locale. L’intera attività sarà filmata e documentata attraverso l’uso di piattaforme social, in particolare Facebook e Instagram, dalle quali sarà possibile seguire tutte le fasi dell’iniziativa. Il nome dato al progetto sulle pagine social è per la precisione MIT- A Fusion Cuisine Experience. MIT come le città Modena, Ito e Tokyo, ma anche come MEET, ovvero l’incontro tra due culture culinarie così opposte eppure così vicine.

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