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Terapie cellulari, Modena sperimenterà gli studi clinici oncologici

Il tumore del pancreas, i neuroblastomi pediatrici, i tumori cerebrali e le leucemie i principali bersagli delle terapie in studi clinici controllati sviluppati a Modena

Nel 2020 il primo progetto sul tumore pancreas

Il primo “target” di ricerca sarà il tumore del pancreas per il quale è attivo a nell’AOU di Modena uno specifico Percorso Diagnostico Terapeutico. Di recente la rivista open access di Nature, Scientific Reports,ha pubblicato dati rilevati dai laboratori di Oncologia dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena su una nuova terapia genica per il cancro pancreatico basata su cellule adipose modificate per rilasciare molecole antitumorali. Lo studio ha mostratoper la prima volta nei modelli pre-clinici che cellule umane adipose possano produrre una potente variante dell’antitumorale chiamato TRAIL contro cellule di tumore al pancreas dimostrando sicurezza ed efficacia pre-clinica. 

La pubblicazione di Nature Scientific Reports è parallela a un ulteriore passo avanti appena pubblicato sulla importante rivista scientifica Theranosticsriguardante la possibilità di combinare agenti chemioterapici e rilascio di TRAIL da parte di cellule adiposeper sinergie volte a contrastare i possibili meccanismi di resistenza che sono purtroppo spesso presenti in questo tumore ancora assai letale. 

Da un certo punto di vista– spiega il prof. Massimo Dominici,– siamo in presenza di un paradosso. Il grasso rappresenta un fattore di rischio importante per molti tumori, eppure abbiamo dimostrato che le cellule adipose possono essere un veicolo per teleguidare i farmaci genetici contro il tumore. Abbiamo la possibilità di trasformare questo <> che un organismo sovrappeso fornisce al tumore in una potente arma anti-cancro”.  

Questo lavoro segue una serie di altre ricerche pubblicate e presentate con successo a livello internazionale. I positivi risultati degli studi pre-clinici consentono di cominciare la sperimentazione di fase uno sull’uomo, grazie anche alla collaborazione con la start-up Rigenerand. La piccola azienda fondata nel 2009 dai ricercatori UNIMORE e localizzata a Medolla rappresenta ora una realtà farmaceutica di avanguardia per la produzione di terapie geniche anti-cancro.  

Finora abbiamo testato le nostre intuizioni sugli animali e i buoni risultati ci consentono di trasferirli sull’uomo – ha aggiunto il prof. Dominici-  Il nuovo programma favorirà entro il 2020 l’avvio degli studi di Fase 1 e Fase 2 sull’uomo. Se, come speriamo, anche i risultati sul paziente saranno positivi, potremo sviluppare nuovi farmaci contro il tumore del pancreas che costituisce, purtroppo, uno dei più gravi. Tuttavia, questa nostra tecnologia richiede un grosso sforzo ed una giusta maturazione con un adeguato percorso regolatorio per poter trasferire in clinica queste scoperte in associazione alla chemioterapia”. 

Il programma vuole anche sviluppare un approccio di immuno-oncologia legato alla modifica di effettori immunocompetenti, quali i linfociti, per fare loro esprimere una selettiva struttura anticorpale contro una molecola di membrana, il GD2 che si trova in numerose neoplasie quali i microcitomi, i neuroblastomi, i sarcomi, alcuni tumori della mammella, i gliomi ed i melanomi.  “Tali linfociti– conclude Dominicidetti linfociti chimerici o linfociti CAR, sono in grado di portare a termine un selettivo riconoscimento antigenico inducendo a morte le cellule esprimenti la molecola bersaglio. Anche in questo caso, studi in vitro ed in vivo hanno dimostrato la potenzialità dell’approccio nei confronti di linee tumorali specificatamente esprimenti il GD2, in particolare per il tumore pediatrico neuroblastoma. La stessa tecnologia è ora applicata nei laboratori con l’obiettivo a lungo termine di trattare i tumori cerebrali, ed in particolare il glioblastoma”. 

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