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Ricerca. Studio modenese sull’impatto del covid-19 sul sistema emostatico

Il dott. Marco Marietta dell’AOU di Modena primo autore del Position Paper della Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e Trombosi

È stato recentemente sulla rivista “Blood Transfusion” un position paper della Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e Trombosi (SISET) sull’impatto della patologia da SARS-Cov2 sul sistema emostatico. L’articolo, che contiene una serie di raccomandazioni basate sul parere degli esperti, ha come primo autore il dottor Marco Marietta dell’Ematologia del Policlinico, e fornisce alcuni punti fermi su questo tema delicato.  

Vi sono numerose segnalazioni che in corso di COVID-19 vi sia una profonda alterazione dei meccanismi emostatici, in grado di indurre uno stato di ipercoagulabilità che può condizionare negativamente la prognosi di questi complessi pazienti - ci ha spiegato il dott. Marco Marietta dell’Ematologia del Policlinico diretta dal prof. Mario Luppi, primo Autore del lavoro e membro del Consiglio Direttivo della SISET - Queste osservazioni sono estremamente interessanti, ma ancora molto preliminari, e non vi sono ancora evidenze scientifiche tali da poter giustificare l’uso dei farmaci anticoagulanti, ed in particolare delle eparine, al di fuori delle indicazioni e dei dosaggi registrati”.

Questo documento societario - ha proseguito il dott. Marietta - vuole contribuire a mettere ordine in questo complesso scenario, fornendo ai professionisti impegnati nella gestione di questi pazienti anche alcune semplici indicazioni di buona pratica clinica. Questi suggerimenti sono già stati condivisi, a livello locale, con i Colleghi delle UO maggiormente coinvolte nella gestione dell’emergenza COVID-19, come la Direttrice delle Malattie Infettive prof.ssa Cristina Mussini, il Direttore delle Malattie dell’Apparato Respiratorio prof. Enrico Clini, il Direttore della MIAC dott. Lucio Brugioni, il Direttore del PS dott. Antonio Luciani, il Direttore della TIPO prof Massimo Girardis  e tutta la Direzione Sanitaria dell’AOU,  ai quali va, anzitutto come cittadino ed anche come collega, tutta la mia gratitudine per il grande lavoro che stanno svolgendo con professionalità e generosità”.

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