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Trattamento mini-invasivo dell’aorta toracica: uno studio tutto modenese

Operare in modo più sicuro e meno invasivo i traumi dell’aorta toracica. Lo studio modenese pubblicato sulla rivista specializzata di “Chirurgia endovascolare”

Operare sull’aorta toracica danneggiata durante un trauma nel modo meno invasivo possibile. Ora si può grazie ad uno studio made in Modena.

L’Ospedale civile di Baggiovara è infatti capofila di un’importante ricerca sulla terapia mini-invasiva in emergenza. Risultati che saranno pubblicato il prossimo mese sulla rivista specializzata “European Journal of Vascular and Endovascular Surgery”, organo di divulgazione della Società Europea di chirurgia vascolare ed endovascolare (ESVS).

“Tale studio riguarda pazienti che hanno presentano una rottura dell’aorta toracica a livello dell’istmo - spiega il dottor Stefano Gennai – questa patologia è l’esito di traumi, stradali o cadute da altezze importanti, e pertanto coinvolge maggiormente pazienti giovani. La rottura dell’aorta, la più grande arteria del corpo umano, è un evento spesso fatale anche in considerazione della compresenza di fratture e contusioni multiviscerali tipiche dei pazienti traumatizzati. Il trattamento chirurgico tradizionale “open” è particolarmente invasivo, gravato da un alto tasso di complicanze e mortalità intra e post-operatoria. Per questo motivo, fin dalla metà degli anni ’90 ci siamo impegnati nel trattamento endovascolare di questo tipo di patologie.

“Siamo riusciti a dimostrare – ha aggiunto il prof. Roberto Silingardi direttore Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Civile di Baggiovara – l’efficacia e la sicurezza del trattamento endovascolare anche nel lungo periodo (oltre 15 anni). Le aorte dei pazienti subiscono delle modificazioni nel tempo, ma sono minime ed è stata osservata la quasi totale assenza di reinterventi  chirurgici anche dopo molti anni dall’ operazione iniziale”.

Il trattamento endovascolare di questo di tipo di pazienti politraumatizzati, spesso molto giovani, rappresenta una procedura riservata a centri specializzati e di grande esperienza; l’équipe della Chirurgia Vascolare dell’Università di Modena e Reggio Emilia utilizza in questa chirurgia, spesso effettuata in emergenza, la nuova Sala Operatoria Ibrida  dell’Ospedale  di Baggiovara  con grande beneficio per  il paziente.

Nel 2020 ricorreranno i 25 anni dal primo intervento di chirurgia endovascolare dell’aorta toracica eseguito in Europa proprio a Modena e in febbraio verrà organizzato a Baggiovara un evento su questo tema in cui si confronteranno i maggiori esperti chirurghi italiani.

Lo studio è stato coordinato dal Dottor Stefano Gennai della Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Civile di Baggiovara, e ha coinvolto le Chirurgie Vascolari dell’Università di Pisa, delle Azienda Sanitarie di Reggio Emilia e di Bolzano.

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