“Tre Step”, il progetto per aumentare il benessere delle persone con disabilità
Poter comunicare meglio il proprio sé, le proprie emozioni e i propri bisogni, con questa idea nasce il progetto Tre Step dell’Associazione Futuro e l’Istituto Charitas
L’Associazione Futuro e l’Istituto Charitas insieme per dare la possibilità a persone in stato di disabilità grave di poter ‘comunicare’ meglio il proprio sé, le proprie emozioni e i propri bisogni, al fine di aumentare il loro benessere, quello della loro famiglia e della comunità intera.
Questo l’obiettivo del progetto chiamato TRE STEP che vuole inserire a pieno regime la ‘Comunicazione Aumentativa e Alternativa’ per gli ospiti dell’Istituto Charitas. Almeno 8 persone su 10 residenti non sono in grado di utilizzare, o utilizzano in modo ridotto, il linguaggio verbale.
I destinatari dell’intervento sono inizialmente 50 ospiti dell’Istituto Charitas, che fungeranno da gruppo sperimentale della ricerca, al fine di implementare tutte le attività anche per i restanti degenti dell’Istituto, che in totale ospita 94 persone con disabilità, delle quali 74 in residenza e 20 in semiresidenza.
“La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (Caa) – sottolinea il presidente del Charitas, Mauro Rebecchi - rappresenta un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con bisogni comunicativi complessi. Utilizza tutte le competenze comunicative della persona, includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale esistente, i gesti, i segni, la comunicazione con ausili e la tecnologia avanzata”.
“Come Associazione Futuro abbiamo accettato molto volentieri di sostenere e finanziare questo progetto – puntualizza Pier Luigi Bancale, presidente dell’associazione –. Il progetto si propone di dare la possibilità a persone in stato di disabilità grave o gravissima di poter ‘comunicare’ meglio il proprio sé, le proprie emozioni e i propri bisogni, con il fine ultimo di aumentare il loro benessere e quello della loro famiglia e della comunità intera. L’Associazione Futuro – conclude Bancale – ha tra i suoi scopi proprio quello di offrire un supporto concreto ai soggetti svantaggiati per condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali, familiari o di qualsiasi altro genere. La collaborazione con il Charitas è dunque per noi molto preziosa”.
Non si tratta solamente di utilizzare una tecnica riabilitativa, ma di costruire un sistema flessibile su misura per ogni persona, da promuovere in tutti i momenti e luoghi della vita poiché la comunicazione è per ognuno di noi necessaria e indispensabile, non solo nella stanza di terapia.
Le attività previste divise in 3 step
“Il primo step è la ricerca – riprende Rebecchi -, la costruzione di un modello di lavoro di Comunicazione Aumentativa e Alternativa mediante la valutazione, il training e la disseminazione di informazioni adeguate nel contesto del gruppo di appartenenza di 5 ospiti. Il secondo passo è quello della survey, ovvero dell’indagine, sulle abilità comunicative degli ospiti e ha a che vedere con la diffusione della conoscenza tecnica nel personale. Infine l’ultimo step, il terzo, con l’attivazione di un centro di consulenza rivolto all’esterno.”