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Unimore produce in massa vespe samurai, 300 siti per il rilascio

Ormai pronto a partire il progetto di contrasto alla cimice asiatica. Si tratta di minuscoli insetti che sono però in grado di distruggere le uova del loro "rivale", preservando così le coltivazioni

Nell'ambito del progetto regionale che prevede 300 siti di rilascio di vespe samurai nel territorio, sarà il maggior artefice della produzione di massa dell'antagonista naturale alla cimice asiatica. Si tratta del laboratorio di Entomologia applicata dell'Università di Modena e Reggio Emilia: diretto dalla prof Lara Maistrello, docente di Entomologia Generale ed Applicata nella sede reggiana ex agraria del dipartimento di Scienze della Vita, il presidio Unimore è impegnato da anni nella ricerca sulla lotta biologia alla cimice-killer dei frutti. 

In vista del rilascio degli insetti, l'assessorato all'Agricoltura della Regione organizza un webinar a tema, che potrà essere seguito in diretta streaming domani alle 9.30 (nella sezione "Video dal vivo" del portale https://videocenter.lepida.it). "Da tempo- spiega Maistrello- siamo impegnati nella lotta alla cimice asiatica, sciagura dei nostri frutteti e minaccia per l'economia di molte regioni italiane, prime fra tutte l'Emilia-Romagna. Grazie al lavoro di ricerca condotto nel nostro Laboratorio, saremo il sito più importante in regione per l'allevamento massale del parassitoide Trissolcus japonicus, la cosiddetta vespa samurai". 

Aggiunge la prof Unimore: "A dispetto del nome altisonante, che rivela le origini asiatiche, si tratta di minuscoli insetti (1,5 millimetri) le cui femmine depongono le uova dentro alle uova delle cimici asiatiche, in modo da ridurre progressivamente nel tempo la popolazione delle cimici invasive. Vorrei anche tranquillizzare sul fatto che queste vespine non pungono l'uomo nè altri vertebrati, e che sono del tutto innocue per api, coccinelle ed altri insetti utili".

(DIRE)

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