Cultura: il Comune dona 5mila euro all'Accademia nazionale

La cultura è la risposta alle difficoltà. Più precisamente la cultura può rappresentare “una risposta alta e coinvolgente a bisogni diffusi che hanno necessità di guardare al futuro, con maggiori certezze economiche e sociali e una ricchezza di conoscenze e di saperi che rendano migliore la qualità della vita”. Sono le parole di Giorgio Pighi, sindaco di Modena, in occasione del contributo comunale di 5 mila euro devoluto all’ Accademia di Scienze, Lettere e Arti a sostegno delle attività del prestigioso istituto culturale modenese.

“Un autentico giacimento culturale a disposizione della collettività”. Così il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha definito l’Accademia di Scienze, Lettere e Arti durante l’incontro col presidente Ferdinando Taddei. Incontro avvenuto nella sede dell’Accademia in corso Vittorio Emanuele 59, dove il sindaco ha sottolineato come il contributo comunale, in un periodo così difficile per i bilanci dell’Amministrazione, vuole avere anche il valore simbolico di invitare quanti ne hanno la possibilità a dare sostegno a un centro culturale cittadino in gravi difficoltà economiche.

“Il Comune aderisce all'appello lanciato alla città dall'Accademia di Scienze, Lettere e Arti perché ci sembra necessario dare un esempio che ci auguriamo venga seguito da tutti coloro che sono in grado di potere dare un aiuto concreto alla sopravvivenza della prestigiosa istituzione, ha detto Pighi. L’investimento sulla cultura può essere un potente strumento di promozione del territorio e del suo sviluppo, e per questo c'è bisogno del concorso di tutti: istituzioni culturali, università, associazionismo, ma anche mondo dell’economia, delle imprese e del lavoro”.

“L'Accademia rappresenta un patrimonio secolare di Modena e svolge un ruolo prezioso di promozione culturale, ricerca e valorizzazione dell'ingente patrimonio documentario e bibliografico che custodisce, ha sottolineato Pighi. È una risorsa importante, come testimoniano il lungo elenco di iniziative pubbliche ed editoriali che ha promosso, la vastità e qualità della documentazione che ha raccolto nella sua lunga storia e la progettualità di cui continua ad essere promotrice”.