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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Castelfranco Emilia

Aggredito con il coltello a Castelfranco: "Ti ammazzo brutto leghista!"

Solidarietà a Gino Maccaferri da parte della Lega. L'aggressione è avvenuta proprio sotto i locali in cui si riunisce il partito a Castelfranco

E' fuori pericolo e se l'è cavata con una lesione alla clavicola e alcuni tagli al volto Gino Maccaferri, il 72enne di Castelfranco Emilia accoltellato la sera dell'1 Ottobre in piazza Bergamini. Maccaferri ha spiegato alla stampa locale di essere stato aggredito da uno degli avventori dell'enoteca che si trova proprio sotto l'appartamento di sua proprietà, concesso in uso alla Lega come sede dalle scorse elezioni amministrative. Lo stesso 72enne era candidato con al lista civica a sostegno di Modesto Amicucci.

L'aggressore e Maccaferri si conoscevano già di vista e per altro avevano già avuto un diverbio qualche minuto prima, con l'uomo che aveva lamentato di essere stato bagnato dall'acqua con cui Maccaferri stava innaffiando le piante del balcone. Quando poi è uscito di casa si è visto aggredito dall'avventore - italiano, sulla quarantina, palesemente ubriaco - che avrebbe gridato "Ti abbazzo brutto leghista!" mentre cercava di colpirlo con la lama dopo averlo scaraventato a terra.

Il 72enne è poi riuscito a liberarsi dalla presa, mentre alcuni testimoni intervenivano dal locale che affaccia sulla piazza, convincendo l'aggressore a desistere. Da lì la denuncia ai Carabinieri della Tenenza di Castelfranco e poi le cure al pronto Soccorso. Gli stessi militari hanno poi individuato l'accoltellatore, che è stato denunciato a piede libero.

"Per fortuna ha saputo difendersi – ha commentato la segretaria Lega di Castelfranco Emilia, Cristina Girotti Zirotti – infatti, seppur abbia subito tagli al viso e frattura alla clavicola, poteva andare molto peggio. Se ci fossi stata io forse non me la sarei cavata così. Gino è una persona generosa, umile , sempre disponibile, da anni mi aiuta, condivide, sostiene la nostra azione politica e anche civica. Siamo ancora increduli. Ora ci chiediamo: chi sono i fomentatori di odio e di razzismo? "Ti ammazzo brutto leghista". Deve essere ferma la condanna, non devono esserci scusanti, l'uso della violenza verso chi ha idee diverse è inaccettabile. Continueremo il nostro lavoro e impegno politico, piu forti di prima. Ora sono contenta che Gino stia meglio e auspico che il delinquente già individuato dai Carabinieri, che ringraziamo, non abbia attenuanti."

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