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Cronaca Sassuolo / Viale Fratelli Cairoli, 19

Malesseri e malumori a Villa Fiorita, dipendenti in stato di agitazione

Ieri mattina una piccola manifestazione davanti all'ingresso del Distretto Sanitario, a margine dell'assemblea indetta dalla Cgil per fare il punto sui trasferimenti. Si teme per la salute pubblica e si chiede un trasferimento massiccio

Tiene banco a Sassuolo la controversa vicenda di Villa Fiorita, i cui locali sono ormai acclaratamente “infestati” dalla presenza di formaldeide, che ha causato diversi disturbi ad alcuni dei lavoratori che la frequentano ogni giorno. Ieri mattina si è tenuta l'ennesima assemblea sindacale voluta da FP/Cgil, che ha coinvolto alcune decine di dipendenti Ausl, riunitisi anche pubblicamente davanti alle porte dell'edificio.

L'azienda sanitaria ha già programmato il trasferimento di parte dei servizi dislocati all'interno dell'ex Villa Fiorita, ma questa decisione non soddisfa pienamente alcuni lavoratori. Da più parti infatti era stato invocato un trasferimento massiccio, per svuotare del tutto i locali e procedere ad una riqualificazione complessiva dell'edificio. Una manovra impegnativa e costosa che l'Ausl ha deciso di evitare, scegliendo la via della “rateizzazione” degli spostamenti e dei lavori.

Attesa per il prossimo 5 maggio un tavolo di confronto fra i vertici dell'Azienda Usl e le forze sindacali. Tuttavia negli ultimi giorni i sindacati non hanno dimostrato compattezza, bensì uno scollamento dovuto da un lato al diverso inquadramento del problema formaldeide e dall'altro alle dinamiche “elettorali” figlie del rinnovo delle Rsu.

Nel frattempo anche la politica locale inizia a muoversi, per quanto i sindaci di Sassuolo e del Distretto continuino a mantenere un profilo molto basso, evitando accuratamente l'argomento. Sinistra Ecologia e Libertà spalleggia la Cgil, chiedendo di dislocare i lavoratori prima della bonifica. “Voci sempre più insistenti sostengono che una parte dei lavoratori non verrà dislocata in altra sede e resterà nei locali dell’ex Villa Fiorita anche durante i lavori di bonifica – scrive SEL – Insieme ai lavoratori, che hanno già accusato problemi di salute dovuti alla presenza di questo inquinante, e ai sindacati, chiediamo che i lavori non inizino finchè non si sia trovata una sistemazione adeguata per tutti i servizi e le persone che ogni giorno devono frequentare la struttura. E’ una questione di salute pubblica”.

Nel Partito Democratico il consigliere sassolese Gino Venturelli ha presentato un'interrogazione al Sindaco Pistoni, chiedendo lumi sia sulle future mosse dell'Ausl per quanto riguarda la salute dei dipendenti e la garanzia dei servizi sanitari, sia su questioni relative ai lavori e alle responsabilità di chi ha ristrutturato in maniera evidentemente dannosa l'edificio di via Cairoli. Pressing sul sindaco anche da parte del socialista Mario Cardone, che incalza: “Si ricordi che le anomalie della gara di appalto per la sistemazione della ex Villa Fiorita furono denunciate in tempi non sospetti. Anche ora ritardi e tentennamenti da parte dell’azienda sanitaria stanno producendo incertezza tra i lavoratori. Bisogna rompere gli indugi e i sindaci hanno precisi poteri in materia di sanità ed igiene pubblica, continuando a temporeggiare si rischia il reato di omissione atti di ufficio”.

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