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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Cataldo / Strada Cimitero San Cataldo

"Non voglio stare in casa di riposo", 95enne aggredisce la nuora con una spranga

L'episodio ieri al cimitero di San Cataldo, dove la donna aveva portato l'anziano per una visita ai parenti defunti. Improvvisamente l'uomo lha colpita in fronte con "un'arma" realizzata artigianalmente e nascosta in auto

Essere in qualche modo costretti a lasciare la propria casa per "raggiunti limiti di età" e dover trascorrere la vita in una struttura protetta non è mai una cosa facile per molti anziani, cui la società e il mutamento del welfare famigliare sempre più spesso presenta questa soluzione apparentemente inevitabile. Lo sa bene un modenese di 95 anni, che ieri si è ribellato alla sua nuova condizione, con un gesto disperato e violento.

L'uomo, infatti, da qualche tempo era stato affidato ad una casa protetta, seguito unicamente dalla nuora come ultimo riferimento famigliare. Più volte l'anziano si era opposto, ma senza trovare sostegno alla sua scelta ostinata di restare presso la sua abitazione. Ieri pomeriggio ha deciso di reagire e purtroppo lo ha fatto nel peggiore dei modi.

La nuora lo ha prelevato dalla struttura e accompagnato al cimitero di San Cataldo per fare visita ai parenti defunti e il 95enne ne ha approfittato, addirittura riuscendo a procurarsi un'arma artigianale, costituita da due tondini di ferro legati insieme con il nastro adesivo a formare una spranga. All'interno del cimitero, dopo l'ennesima lite, ha aggredito la donna, colpendola al volto con la spranga e facendola cadere a terra.

Tutto è avvenuto sotto gli occhi di alcuni testimoni, che hanno avvertito il 118 e le forze dell'ordine. La signora è stata soccorra e trasferita al Pronto Soccorso, dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di 30 giorni, non dovuta al colpo, bensì alla frattura di un dito della mano provocata dalla caduta. L'anziano, per altro affetto da gravi difficoltà di deambulazione, è invece stato raggiunto dagli agenti della Volante, che lo hanno trovato in lacrime.

Per lui è inevitabilmente scattata una denuncia penale, che tuttavia difficilmente potrà avere effetti significativi sulla sua vita, che ora procederà per forza di cose all'interno della struttura protetta che lo accoglie, con il dovuto sostegno psicologico che il suo caso richiede e con la "separazione" forzata dalla nuora.

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