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Cronaca

Internet per non vedenti, debutta l'App studiata da un 24enne modenese

Un giovane laureato ha presentato come tesi l'app del sito modenese UICI, che permette la fruizione anche a persone non vedenti su sistemi iOS. Mentre prende vita in città, grazie alla tecnologia, il Centro di Cultura Accessibile

Modena esplora le nuove frontiere della tecnologia al servizio di persone cieche ed ipovedenti e lo fa con il contributo di un giovanissimo ingegnere informatico. Fabio Goldoni, 24 anni, modenese, ha appena conseguito la Laurea in Ingegneria Informatica, presentando nella sua tesi di laurea la App UiciMo, un'applicazione per iPhone creata con lo scopo di consentire la fruizione dei contenuti presenti nel sito web della sezione modenese dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti in modo più agile e immediato. 

Attraverso la App infatti si arriva direttamente alla news di interesse, e lo screen reader di cui si servono i ciechi per navigare, pronuncia solo il testo della finestra selezionata saltando tutte le altre voci di menu, raccolte nella sezione apposita. L'applicazione UiciMo è totalmente accessibile dagli utenti ciechi poiché è stata sviluppata seguendo passo passo le linee guida Apple per il corretto funzionamento del Voice Over.

"Sono appassionato di programmazione sin dai tempi delle superiori – racconta Fabio Goldoni - e ho scelto di impegnarmi in questa avventura per cimentarmi nell'uso di linguaggi nuovi, ma soprattutto perché mi affascina come la tecnologia possa semplificare la vita di chi non vede. Mi ha stupito con quanta tenacia le persone che ho conosciuto in questo ambiente lottino per la propria autonomia e per essere parte attiva nella comunità, ed è per questo che mi auguro – conclude - che questa semplice App sia soltanto l'inizio di una lunga avventura".

Verso il Centro di Cultura Accessibile - Una App per smart phone, una stampante 3D e uno scanner di ultima generazione: questi i primi componenti hi-tech del Centro di Cultura Accessibile in via di allestimento presso la sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Modena. Cruciale il sostegno di Rotary Club  Modena e Banco San Geminiano e San Prospero che hanno finanziato l’acquisto della strumentazione, e della Facoltà di Ingegneria dell’Unimore.

Come aiutare un bambino cieco a capire com’è fatto un triangolo? Come spiegargli poi il teorema di Pitagora, la struttura dell’atomo e quella del DNA senza poter contare sulle immagini dei libri di testo?  La stampante 3D appena arrivata nella sede modenese della UICI serve anche a questo. “Noi ciechi per apprendere concetti di geometria, matematica, scienza, o banalmente per assimilare la mappa della città o la pianta di un edificio, abbiamo bisogno di tradurre quello che le persone vedono, in stimoli tattili – spiega il presidente UICI Galiotto – e la stampa 3D può aiutarci molto in questo”.

Accanto alla stampante 3D, nel Centro di Cultura Accessibile sarà presente anche uno scanner di ultima generazione che servirà a trasformare articoli e libri cartacei in contenuti digitali fruibili dai privi di vista. “Per noi – prosegue Galiotto – la digitalizzazione resta la via preferenziale per la lettura di libri e giornali, e per questo abbiamo voluto dotarci di uno scanner più veloce e potente con cui migliorare un servizio che già offriamo”.

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