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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Accademia Militare / Corso Vittorio Emanuele II

Guernica, pugno di ferro della Procura: arresti e obblighi di firma

Contestati i fatti del 28 ottobre scorso, quando Collettivi e Rifondazione Comunista si scontrarono con gli agenti in assetto antisommossa a sorveglianza del convegno della Fiamma Tricolore all'Hotel Europa di corso Vittorio Emanuele

"Quattro compagni agli arresti domiciliari, dieci compagni con l'obbligo di firma, tra i quali due di Rifondazione Comunista". Lungo l'elenco delle accuse: resistenza aggravata e lesioni personali aggravate a pubblico ufficiale, tentata violazione di domicilio, danneggiamento aggravato, porto d’armi improprie atte ad offendere. Questo il bilancio presentato dallo stesso Collettivo Autonomo Guernica nell'annunciare le misure cautelari inflitte dalla Procura della Repubblica di Modena ad alcuni simpatizzanti del centro sociale che il 28 ottobre scorso presero parte agli scontri con gli agenti in assetto antisommossa della Polizia in occasione del convegno della Fiamma Tricolore davanti all'hotel Europa, su corso Vittorio Emanuele. Il gip Domenico Truppa, su ordine del Procuratore Aggiunto Lucia Musti, ha disposto gli arresti domiciliari per quattro esponenti degli autonomi e l'obbligo di firma per altri dieci. Ai giovani finiti ai domiciliari, tra l'altro, è stato anche proibito l'utilizzo di internet. La Polizia di Stato, secondo la Dottoressa Musti, avrebbe preferito portare avanti le indagini mediante l'utilizzo delle riprese dell'impianto di videosorveglianza, evitando arresti in flagranza che avrebbero potuto fare degenerare la situazione causando gravi conseguenze. La sera degli scontri la porta a vetri dell'hotel venne sfondata e rimasero feriti in modo lieve due operatori della Digos.

GUERNICA - Non può che essere polemica la risposta del centro sociale: "Dagli atti che ci hanno consegnato pare di capire che si deve riconoscere libertà di parola a coloro che fanno apologia di fascismo, visto che è scritto chiaramente che si svolgeva una commemorazione della marcia su Roma - fanno sapere i collettivi - In un documento del tribunale, in altri termini, pare che venga stracciata la Costituzione di questa Repubblica. La contraddizione è talmente palese che lo stesso sindaco di Modena Pighi, nelle sue dichiarazioni in merito a quel convegno, aveva detto che non di doveva tenere". Secondo il Guernica, la vita di quelli colpiti dai domiciliari sarebbe rovinata prima ancora del processo: "Sono persone che abitano e vivono qui ed in nessun modo intendono fuggire e che qui studiano e lavorano - ricorda il centro sociale - Assurda l'imposizione dell'obbligo di firma alle ore 16:00, orario proibitivo per molti compagni che a differenza di quello che certi personaggi pensano, hanno un lavoro o una attività in proprio".

ASSEMBLEA PUBBLICA - "A Modena si colpiscono progetti sociali e antifascisti, mentre si legittimano i responsabili di questa crisi e la libertà di sventolare l'apologia di fascismo - concludono gli autonomi - Invitiamo tutte le forze antifasciste modenesi e tutti coloro che sentono il Guernica come un parte di loro all'assemblea pubblica che si terrà questa sera al laboratorio scossa dalle ore 21,15 in via Carteria 49".

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