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Cronaca Via Sgarzeria

Tentato omicidio davanti al Sert, arrestato l'accoltellatore

In manette un 20enne tunisino, già arrestato tre volte per spaccio. Un carabiniere fuori servizio lo ha notato al centro commerciale e lo ha riconosciuto come l'autore dell'aggressione dello scorso ottobre, come poi confermato dai testimoni

Pochi fotogrammi sfocati delle telecamere di videosorveglianza non sono stati un ostacolo per l'esperienza di chi ogni giorno indaga con grande competenza negli ambienti criminali. E' stato infatti l'intuito di un carabiniere della Compagnia di Modena a permettere identificare e consegnare alla giustizia il malvivente protagonista dell'accoltellamento che si era verificato lo scorso 10 ottobre davanti al Sert di via Sgarzeria. In quella circostanza un 22enne modenese era stato ferito da più fendenti a seguito di un diverbio con uno spacciatore, avvenuto proprio davanti al portone della sede Ausl, in pieno giorno e sotto gli occhi attoniti dei passanti. L'aggressore si era poi allontanato facendo perdere le proprie tracce.

Anche se l'indagine era formalmente seguita dagli agenti della Questura, questo non ha impedito all'Arma di interessarsi ala caso e mettere a disposizone il proprio patrimonio investigativo. All'arresto si è però arrivati, come detto, in maniera quasi "inconscia". Durante la fila in lavanderia al centro commerciale GrandEmilia, infatti, un militare fuori servizio si è trovato accanto ad un giovane magrebino e in lui è scattato come un riflesso subliminale che gli ha permesso di associare quel volto alle immagini annebbiate delle telecamere - comunali e private - esaminate all'indomani dell'accoltellamento. Il soggetto in questione era già noto nell'ambiente dello spaccio di stupefacenti, in quanto già arrestato in passato.

Il carabinieri ha chiesto l'intervento dell'Aliquota Radiomobile e i colleghi in servizio hanno fermato il sospettato per un controllo. Questo è avvenuto nel mese di gennaio e la perquisizione domiciliare aveva permesso di trovare droga nella roulotte in cui il nordafricano alloggiava, facendolo finire nuovamente in arresto. Grazie alle fotosegnalazioni è stato poi possibile verificare il suo ruolo nell'aggressione di via Sgarzeria, sottoponendo il suo ritratto ai testimoni oculari di quella mattina di sangue, i quali non hanno avuto alcun dubbio nell'identificarlo.

Una volta raccolto tutte le prove, i Carabinieri hanno chiesto e ottenuto dal Gip la misura cautelare e ieri hanno quindi potuto arrestare con l'accusa di tentato omicidio il ragazzo, un 20enne tunisino, clandestino e senza fissa dimora. Il giovane, per altro, era finito in cella per l'ennesima volta anche qualche settimana fa per mano dei militari di Carpi, sorpreso ancora una volta a spacciare.

"Questa operazione - ha commentato il Comandante provinciale col. Giovanni Balboni - è frutto della passione che i carabinieri mettono nel proprio lavoro e di quel militare che ha dimostrato grande dedizione e voglia di fare anche se libero dal servizio".

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