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Cronaca

Anarchici FAI in manette, inviarono un ordigno al Cpt di Modena

Sette arresti, otto indagati. L'operazione della Digos ha colpito l'organizzazione Federazione Anarchica Informale, ritenuta responsabile di 50 azioni terroristiche in 13 anni. Contestato anche il pacco bomba inviato a Daniele Giovanardi, allora alla guida della Misericordia che gestiva il centro per stranieri

Nella notte è stata eseguita dalla Digos di Torino un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Torino. Sono stati tratti in arresto 7 anarchici appartenenti all’associazione “FAI - Federazione Anarchica Informale” finalizzata a compiere atti di violenza. Tra gli arrestati vi sono due donne Valentina Speziale e Anna Beniamino. Gli altri componenti del gruppo sono Alfredo Cospito, Nicola Gai, Marco Bisesti, Alessandro Mercogliano e Danilo Emiliano Cremonese. Vi sono altri 8 anarchici indagati a vario titolo di età compresa tra i 27 e i 54 anni.

Le contestazioni riguardano non solo l’associazione eversiva e terroristica, ma anche alcuni reati tra i quali l’esplosione di tre ordigni. Numerose le perquisizioni in tutta Italia, con l'utilizzo di unità cinofile antiesplosivo: 32 persone in 29 posti diversi in Piemonte, Liguria, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Sardegna, Abruzzo, Campania e Umbria.

Le azioni contestate al gruppo anarchico hanno riguardato anche il territorio modenese. In particolare, gli arrestati sono stati ritenuti responsabili dell'invio di un pacco bomba, recapitato il 24 maggio 2005 al presidente della Confraternita della Misericordia Daniele Giovanardi, fratello dell'allora Ministro Carlo Giovanardi. Una busta contenente esplosivo e bulloni metallici che fortunatamente venne disinnescata dagli artificieri senza produrre le conseguenze letali per cui era stata pensata, come messaggio contro la gestione del Centro di permanenza temporanea per gli stranieri clandestini (Cpt), allora gestito dalla Misericordia e bersaglio costante del mondo antagonista.

L’enorme quantità di materiale raccolto ha consentito di dimostrare che la FAI è stata costituita per iniziativa di anarchici residenti a Torino, unitamente ad altri dimoranti in varie località del territorio nazionale che hanno promosso, organizzato e compiuto in tutta Italia attentati alla vita ed all’incolumità delle persone attraverso l’utilizzo di armi, l’invio di plichi esplosivi ed incendiari nonché la collocazione di ordigni esplosivi temporizzati. L’associazione si è resa responsabile di quasi 50 azioni di natura terroristico/eversiva in 13 anni di attività.

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