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Cronaca

Arrestato per essersi spacciato per un altro, il gestore del KYI patteggia sei mesi

Oggi in Romagna si è tenuto il processo direttissimo a carico di Alessandro Anania, noto in città per le sue attivià nel settore dell'intrattenimento e arrestato dai Carabinieri di Riccione a seguito di un controllo stradale

Arrestato sabato notte nella zona di Riccione, dopo un giorno in cella è stato processato per direttissima e condannato a sei mesi, poi rimesso in libertà. E' la vicenda che ha visto protagonista il 27enne Alessandro Anania, molto noto sotto la Ghirlandina per essere il gestore della discoteca KYI di Baggiovara e un organizzatore di eventi dedicati ai giovani. Un'attività imprenditoriale che lo vede impegnato sia nei locali della nostra zona che in quelli della Riviera romagnola, dove tuttavia si è macchiato del reato di falsa attestazione di identità.

E' accaduto durante un controllo stradale dei Carabinieri, che hanno "pizzicato" il giovane modenese alla guida nonostante la patente gli fosse stata sospesa per un provvedimento giudiziario precedente. Il 27enne ha cercato di confondere le acque provando a spacciarsi per un'altra persona, ma i militari non si sono fatti raggirare e per Anania sono scattate le manette.

Questa mattina il giovane imprenditore è stato processato, scegliendo la via del patteggiamento e ottenendo così una pena ridotta a sei mesi e la conseguente sospensione. La Riviera ha riservato dunque un altro epilogo amaro per Anania, che quattro anni fa era stato vittima incolpevole di un violento pestaggio fuori da un locale di Rimini, finendo in ospedale con diverse lesioni. La vicenda giudiziaria di questi giorni non è la prima che il giovane imprenditore ha dovuto fronteggiare: a inizio anno era stato assolto nel processo relativo alla somministrazione di alcolici all'interno del KYI. Questa volta, invece, la sentenza di condanna era inevitabile.

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