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Cronaca

Sorpresi con lo shaboo in tasca, tre filippini arrestati "in trasferta"

Tre cittadini asiatici residenti a Modena sono stati fermati dalla Polizia di Stato ad Ancona, una volta scesi dal treno insieme ad un loro connazionale residente nel capoluogo marchigiano

Il nome di Modena ricorre con sempre più frequenza sulle cronache di tante località italiane per il fenomeno dello spaccio di shaboo. Un fatto che non stupisce, dal momento che lo spaccio della droga sintetica che sta acquistando sempre più mercato in Italia negli ultimi mesi è radicata da ormai un decennio a Modena, una delle prime località ad essere interessate dal fenomeno dell'importazione della metanfetamina da parte degli immigrati di origine filippina. Importazione che ha pian piano contagiato tutta la penisola e che oggi conosce un nuovo impulso grazie alla criminalità nigeriana, che ha "rilevato l'attività" di distribuzione dello shaboo.

Come detto, le indagini e le operazioni degli ultimi mesi hanno confermato che proprio sotto la Ghirlandina si trova un punto nevralgico della rete del commercio illegale. Cittadini nigeriani e filippini formalmente residenti in città sono stati arrestati in più parti del paese perchè individuati come corrieri o grossisti: proprio quello che è accaduto anche l'altro ieri ad Ancona.

Nel capoluogo marchigiano, infatti, sono finiti in manette tre filippini residenti a Modena, a seguito di un controllo della Polizia di Stato. Gli agenti hanno fermato per una verifica di routine quattro filippini nel piazzale davanti alla stazione ferroviaria e hanno scoperto durante la perquisizione che questi avevano diversi cristalli di metanfetamina. Subito sono scattate le manette e il trasferimento nel carcere anconetano di Montacuto, mentre il quarto, residente in loco, si trova ora ai domiciliari.

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